(n. 60/2019) Conclusi i test Mantoux nelle due scuole, rispettivamente di Motta di Livenza e di Monfumo in cui si sono registrati, nelle ultime settimane, alcuni casi di tubercolosi, per l’esattezza tre nel primo Istituto (due maestre e un bambino) e uno, relativo a una maestra, nel secondo.
Questa l’aggiornamento della situazione, alla luce degli ultimi accertamenti.
Scuola Primaria di Motta di Livenza
- Due dei ventuno bambini positivi al test Mantoux frequentanti la classe in cui insegnava la maestra ritenuta il “caso indice” (soggetto da cui è partito il focolaio epidemico) sono risultati affetti da una forma “chiusa” di tubercolosi, negativa alla ricerca del bacillo di Koch, ma comunque con necessità di trattamento multifarmacologico a domicilio. Sui loro familiari sarà effettuato il test Mantoux.
- I test Mantoux effettuati sui restanti 400 bambini della scuola (contatti occasionali del caso indice), letti tra ieri e oggi, hanno evidenziato 11 positività: per questi alunni sarà seguito il consueto protocollo che prevede radiografia del torace ed eventuali successivi approfondimenti, se necessari.
- Per quanto concerne il personale della scuola non sono emersi particolari elementi di preoccupazione.
- E’ stata dimessa dal Ca’ Foncello la maestra ricoverata a seguito della diagnosi di tubercolosi (caso indice): proseguirà le terapie a domicilio.
Scuola dell’Infanzia di Monfumo
- I test Mantoux effettuati agli alunni a seguito del caso di tubercolosi diagnosticato a una maestra sono risultati tutti negativi.
“I dati relativi agli ulteriori accertamenti – commenta Francesco Benazzi, direttore generale – confermano la complessità del focolaio epidemico di Motta di Livenza e la necessità di non abbassare la guardia nei confronti di una malattia come la tubercolosi. Rinnovo il mio ringraziamento nei confronti di tutte le famiglie, del personale scolastico e dell’Amministrazione Comunale con cui c’è stata una collaborazione costante e proficua volta ad affrontare e gestire la situazione in modo tempestivo e a dare le maggiori garanzie per l’individuazione di tutti i possibili casi di malattia. Un ringraziamento va anche a tutti gli operatori dell’Ulss impegnati nella gestione del focolaio, a cominciare dalla Pediatria e dalla Radiologia dell’Ospedale di Oderzo”.
Resta in funzione, in relazione al focolaio epidemico di Motta di Livenza, il call center dedicato, attivato dal Servizio Igiene e Sanità Pubblica: per qualsiasi dubbio o richiesta di informazioni è possibile contattare, dal lunedì al venerdì, dalle ore 14.00 alle ore 16.00, lo 0422 323888.