(n. 174/2025) Si avvia alla conclusione il progetto “Coraggiosi, non violenti – Progetto di prevenzione della violenza in ottica funzionale (teoria e tecniche)”, promosso dall’Azienda ULSS 2 Marca trevigiana in collaborazione con Volontarinsieme ODV e con il sostegno della Fondazione BCC Pordenonese ETS. Il progetto, dedicato alla prevenzione e alla riduzione degli episodi di violenza all’interno degli istituti penitenziari, si è svolto presso la Casa Circondariale di Treviso – Santa Bona, coinvolgendo 19 detenuti.
Il progetto ha preso avvio nel luglio 2025 con colloqui preliminari di valutazione, finalizzati a selezionare i partecipanti più idonei. Sono stati così costituiti due gruppi, rispettivamente di 10 e 9 detenuti, tutti con profili psicologici caratterizzati da impulsività e difficoltà relazionali. A partire da settembre, i gruppi hanno preso parte a 10 incontri ciascuno, della durata di due ore, guidati da tre psicoterapeute specializzate nell’approccio del Neo-Funzionalismo: le dottoresse Valentina Cincotto, Veronica Zaninotto e Miriam Bordignon.
Durante gli incontri sono stati affrontati diversi temi centrali nella comprensione e gestione dei comportamenti violenti. Il percorso si è sviluppato attraverso laboratori funzionali, ciascuno mirato ad attivare e riequilibrare specifiche Esperienze di Base del Sé, correlate all’origine degli impulsi violenti. Tra i principali ambiti di lavoro: Allentamento del controllo, per facilitare una partecipazione autentica e consapevole; Contatto, come possibilità di percepire sé stessi e l’altro in modo meno difensivo; Forza calma, per sostituire la rabbia disorganizzata con una forza consapevole e regolata; Tenerezza e Amare/Rispettare l’altro, per recuperare modalità relazionali positive; Aggressione giocosa, per riconoscere l’energia aggressiva senza trasformarla in violenza; Concezioni sulla violenza, per rivedere criticamente convinzioni e automatismi disfunzionali; Benessere, come fase finale di consolidamento del percorso.
L’obiettivo dell’intervento, in un’ottica preventiva, è attivare nei partecipanti un processo di riequilibrio delle Esperienze di Base, mantenendole il più possibile piene e funzionali. In una prospettiva riabilitativa, il percorso punta invece a ripristinare Funzionamenti di Fondo compromessi, attraverso tecniche specifiche del Neo-Funzionalismo.
L’ultimo incontro, previsto per il 23 dicembre, segnerà la conclusione formale del progetto, che — riferiscono le psicologhe e i coordinatori — ha già evidenziato risultati molto soddisfacenti, con una significativa partecipazione da parte dei detenuti e un miglioramento osservabile nelle capacità di gestione emotiva e relazionale.
L’intervento si inserisce pienamente nel programma dell’Unità Operativa Semplice a Valenza Dipartimentale di Sanità Penitenziaria dell’Ulss 2, impegnata nella tutela della salute e nella promozione del benessere psicofisico delle persone private della libertà. L’équipe opera da anni per contrastare aggressioni e comportamenti autolesivi attraverso percorsi sia individuali che di gruppo.
Il commento del Direttore Generale Ulss 2 Marca trevigiana, Francesco Benazzi: “L’impegno dell’Ulss 2 nella Sanità Penitenziaria ci vede erogare oltre 16.000 prestazioni l’anno cui vanno aggiunte 2 sedute settimanali del dentista, 3 sedute degli operatori del SERD e 3 degli psichiatri. La nostra attività non si limita alla cura delle patologie fisiche dei detenuti ma si estende in modo cruciale alla salute mentale e alla prevenzione della violenza. Il progetto 'Coraggiosi, non violenti' rappresenta un passo fondamentale, non solo per la sicurezza interna della Casa Circondariale, ma anche come strumento di riabilitazione concreta. Offrire ai detenuti strumenti per gestire l'impulsività e canalizzare la propria forza in modo costruttivo è un investimento sul futuro della persona e, di conseguenza, sulla sicurezza dell’intera comunità. Ringraziamo i partner per aver sostenuto questa visione strategica.”
"Sono qui per ribadire con forza l'impegno della Fondazione BCC Pordenonese a sostegno del progetto ‘Coraggiosi, non violenti’, un'iniziativa che l'intero Consiglio di Amministrazione ha voluto promuovere e sostenere con convinzione e lungimiranza - dichiara il presidente di Fondazione BCC Pordenonese, Mauro Verona -. La lotta contro la violenza, in tutte le sue forme, richiede un approccio che sia al contempo umano e scientificamente fondato. Il progetto "Coraggiosi, non violenti’ risponde perfettamente a questa esigenza, adottando una metodologia che agisce sia sul piano della prevenzione che su quello della riabilitazione. La Fondazione BCC Pordenonese crede fermamente che investire in progetti come questo non sia solo un dovere etico, ma una scelta strategica per costruire una comunità più sana, sicura e consapevole. Sosteniamo la non-violenza con coraggio e competenza."
Il commento della Presidente di Volontarinsieme OdV, Anna Corò: “Volontarinsieme è orgogliosa di aver collaborato alla realizzazione del progetto ‘Coraggiosi, non violenti’, un percorso che ha offerto ai detenuti strumenti concreti per comprendere e gestire meglio le proprie emozioni e i propri comportamenti. Abbiamo visto un coinvolgimento autentico e risultati incoraggianti, che confermano quanto sia importante investire in interventi educativi e relazionali all’interno del carcere. Ringraziamo l’ULSS 2 Marca Trevigiana e la Fondazione BCC Pordenonese ETS per il sostegno e la visione condivisa: lavorare insieme rende possibile un cambiamento reale e duraturo.”
L’Ulss 2 Marca trevigiana e Volontarinsieme ODV ringraziano la Fondazione BCC Pordenonese ETS per il sostegno, sottolineando l’importanza di interventi strutturati e continuativi nel contesto penitenziario, dove la promozione del benessere individuale rappresenta un elemento cruciale per la sicurezza collettiva e per percorsi reali di reinserimento.