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Liste d'attesa

Criteri di formazione delle liste d'attesa

L'incremento dei tempi di attesa, in particolare per quanto riguarda le prestazioni specialistiche ambulatoriali, rappresenta una delle sfide maggiori nel settore sanitario. Di fronte a questa problematica, il Ministero della Salute, insieme alle Regioni e alle Aziende Sanitarie, ha progressivamente messo in atto delle misure volte a limitare tale fenomeno.

Per “tempo di attesa” si intende il numero di giorni che intercorre tra la data del contatto dell’utente con il centro prenotazioni e la data prenotata (prima data disponibile per effettuare la prestazione).
La Regione del Veneto, in linea con la programmazione nazionale, ha individuato un insieme di circa 70 prestazioni ambulatoriali più significative da monitorare (da ultimo con Deliberazione della Giunta regionale n. 1164/2019).

Queste sono definite “prestazioni traccianti”.

L’obiettivo affidato alle aziende ULSS è il rispetto di un tempo di attesa massimo standard per le prestazioni traccianti erogate ai residenti. Tale tempo varia a seconda della classe di priorità indicata dal medico prescrittore:

U = Urgente, entro 24 ore dalla presentazione
B = Breve attesa, entro 10 giorni dalla data di prenotazione
D = Differita, entro 30 giorni dalla data di prenotazione
P = Programmabile, ovvero riferita a problemi che richiedono approfondimenti ma che non necessitano di risposta in tempi rapidi; queste prestazioni sono comunque da garantire entro 90 giorni dalla data di prenotazione
 

Tempi e priorità

I tempi indicati sono garantiti solo per le prime visite o prime prestazioni (ovvero la prima volta che il paziente viene visto per quel problema), e non per i controlli o gli approfondimenti successivi. Tutte le prestazioni successive sono considerate prestazioni “di controllo”, che non rientrano nel sistema della prioritarizzazione, ma vanno assicurate nei tempi di volta in volta stabiliti dagli specialisti che hanno preso in carico il paziente.

Il paziente ha la possibilità di non accettare la prima disponibile proposta, perché preferisce recarsi in un ambulatorio diverso (ad esempio più vicino a casa) o richiede la prestazione in una data diversa, in questi casi i tempi sono comunque monitorati, ma la prestazione esce dal conteggio della performance aziendale.

In conclusione il calcolo della performance avviene sulle prestazioni traccianti “garantite” (prestazioni di primo accesso per i residenti nel territorio dell’ULSS 2), per le quali l’assistito ha accettato la prima data disponibile.

 

Tempi attesa ULSS 2 

Tempi d'attesa per le prestazioni specialistiche nelle strutture pubbliche e private accreditate in Veneto 

NOTA PER LA LETTURA DEI DATI
La percentuale di rispetto dei tempi di attesa previsti è la principale misura della performance relativa ai tempi di attesa, e rappresenta la quota di prestazioni che rispettano il tempo standard relativo alla specifica classe di priorità.

Pertanto una percentuale di rispetto del 90% indica che su 100 prestazioni erogate, 90 sono state erogate entro il tempo standard. Di norma ci si riferisce sempre alle prestazioni “traccianti”, “garantite”, con prima data disponibile accettata dall’assistito. Quindi, ad esempio, una percentuale del 90% in classe P, indica che su 100 prestazioni (primi accessi) erogate a residenti nel territorio dell’ULSS che hanno accettato la prima data disponibile, in 90 casi la prestazione è stata erogata entro i 90 giorni.

Ricoveri ULSS 2


I dati sono relativi al valore mediano dei tempi di attesa e al numero dei ricoveri programmati per le prestazioni elencata nel Piano Nazionale Gestione Liste di Attesa - PNGLA per la classe di priorità A 

Il Piano Regionale Governo delle Liste di Attesa prevede che le Aziende Sanitarie individuino "ambiti di garanzia" per tutte le prestazioni traccianti.
La definizione degli ambiti di garanzia – allegati al presente Piano Attuativo Aziendale – tiene conto della prossimità all’utenza, dell’offerta disponibile, della domanda per tipologia di prestazione, della qualità e della sicurezza delle prestazioni erogate nonché della migliore allocazione delle risorse e della sostenibilità economica del sistema nel suo complesso.

In situazioni di particolari fragilità e/o con età superiore ai 75 anni la prestazione viene proposta, nei limiti dell’offerta disponibile, secondo il criterio della massima prossimità possibile, ovvero in una delle strutture del territorio Distrettuale di residenza.

Qualora l’offerta intra-aziendale non fosse sufficiente a garantire la domanda per prime visite, viene reperita offerta presso altre Aziende sanitarie limitrofe o presso loro privati accreditati. 
Come esplicitato nel piano regionale, qualora l’assistito rinunci alla prima disponibilità offerta nell’ambito del bacino di garanzia e nel rispetto dei tempi di attesa definiti dalla priorità della prescrizione, la garanzia decade e l’Azienda non è più tenuta al rispetto della priorità indicata nella prescrizione.
L’ambito di garanzia viene rivisto annualmente ad ogni revisione del Piano Attuativo Aziendale in base alla domanda dell’utenza e all’offerta disponibile attraverso i servizi del sistema pubblico e privati accreditati presenti nell’Azienda ULSS 2.

Ambiti di garanzia territoriale - pag.25

I percorsi di tutela si attuano con riferimento alle prestazioni di primo accesso che non possono essere garantite al momento del contatto con l’Azienda nei tempi indicati nella classe di priorità.

I pazienti per cui non è possibile procedere con una prenotazione sincrona vengono inseriti in una lista di pre-appuntamento per una successiva gestione a back office. L’inserimento in pre-appuntamento dà pertanto all’Azienda la possibilità di procedere con i percorsi di seguito elencati:

  • saturazione massima in tutte le agende di prenotazione. Questa viene raggiunta tramite la proposta di slot provenienti da disdette se di primo accesso, o di slot precedentemente riservati alla presa in carico, laddove non siano occupati. Un apposito cruscotto consente di monitorare quotidianamente, all’inizio della giornata lavorativa, le disponibilità inoccupate e rende agevole la verifica e riallocazione delle prestazioni in attesa;
  • gestione flessibile delle disponibilità in agenda: tale flessibilità consente di rimodulare la proporzione degli slot compartimentati in base alle priorità sulla base della domanda entrante, sia in ambito pubblico che in quello del privato accreditato;
  • utilizzo dell’overbooking in ambito pubblico per la tipologia di prestazioni che lo consentano;
  • adozione di sistemi di prenotazione con invio del messaggio di promemoria e sistema recall in ottica di riduzione delle potenziali mancate disdette, ottimizzando l’utilizzo dei posti disponibili;
  • adozione di liste di pre-appuntamento di tutela, gestite direttamente dalle Unità Operative per prestazioni strumentali di 2°/3° livello, al fine di valutare l’appropriatezza clinica della richiesta e di ottimizzare l’espletamento dell’erogazione di prestazioni complesse o combinate ad altre prestazioni. Questo consente di prendere in carico direttamente la richiesta, demandando allo specialista la facoltà di: a) evadere la prestazione, b) convertire la prestazione in visita (visita filtro);
  • adozione di liste di pre-appuntamento in visione e gestione diretta alla struttura privata accreditata. Tramite specifici accordi con alcune strutture private accreditate, alcune tipologie di prestazioni con classe di priorità D verranno gestite – in aggiunta alle consuete modalità – anche tramite apposite agende (“agende di garanzia”). Gli utenti inseriti in queste agende verranno gestiti direttamente dalle strutture private accreditate con obbligo di erogare la prestazione nei termini stabiliti. Per ottenere ciò, la struttura privata accreditata può utilizzare una offerta diversa da quella normalmente concessa all’Azienda ricorrendo, ad esempio, ad overbooking, o utilizzando posti inoccupati tra gli slot che la struttura dedica a pazienti paganti per intero, o programmando sedute dedicate. L’utente sarà direttamente chiamato dalla struttura. La gestione della richiesta dovrà essere garantita nelle 72 ore successive l’inserimento in lista, e sarà monitorata giornalmente dall’Azienda. Tramite questo percorso di tutela, l’Azienda ha il vantaggio di vedere soddisfatta la richiesta dell’utente, mentre il privato accreditato ha la possibilità di utilizzare slot che sarebbero rimasti vuoti o di riorganizzare turni, personale e macchinari in maniera da ottimizzare la forza lavoro.

 

Documenti utili

Sia a livello Nazionale che Regionale vi è stata una regolamentazione su questo argomento e le indicazioni della Regione Veneto sono riportate negli allegati di seguito riportati.

 

 



Link utili

Regione Veneto
Portale Sanità Regione Veneto
Consulta i Tempi d'attesa
 



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Ultimo aggiornamento: 29/10/2024