(n. 41/2025) I medici della Cardiologia dell’ospedale di Conegliano hanno pubblicato uno studio scientifico dal titolo Ultra High‐Density Mapping and Ablation of Localized Micro‐Reentrant Tachycardias: Insight From the CHARISMA Registry, sulla qualificata rivista scientifica internazionale Journal of Cardiovascular Electrophysiology.
Oggetto della ricerca, che ha visto coinvolti 22 Centri cardiologici nazionali, è stata una forma poco conosciuta di tachicardia atriale. Gli studiosi hanno utilizzato innovativi e sofisticati sistemi per mappare e ricostruire le caratteristiche dell’alterazione del ritmo, consentendo la localizzazione e l’eliminazione della tachicardia con un tasso di successo procedurale soddisfacente.
“Oltre all’attività ospedaliera di assistenza e cure, facciamo anche ricerca scientifica - spiega il dr Roberto Mantovan, direttore dell’Unità operativa di Cardiologia e primo autore dello studio -. La ricerca, sebbene molto impegnativa, rende il nostro lavoro più stimolante e ci consente di ottenere risultati migliori anche nella pratica clinica quotidiana. Devo ringraziare la mia équipe che con l’alto livello di preparazione e la grande passione ci consente di raggiungere questi risultati importanti”.
“Mi congratulo con l’équipe del dr Mantovan, cui va il mio plauso per il gran lavoro che fa in sinergia con la “rete” delle nostre cardiologie e, anche, per l’attività svolta in ambito scientifico - commenta il direttore generale, Francesco Benazzi -. Annualmente l’Unità operativa di Conegliano effettua oltre 2100 ricoveri, 25.000 prestazioni per esterni (tra cui visite cardiologiche ed esami strumentali), circa 1.300 esami coronarografici e più di 750 procedure interventistiche aritmologiche. Con oltre 300 ablazioni di aritmie complesse l’équipe si conferma Centro di riferimento, anche extraregionale, per questa tipologia di interventi”.
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