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Fumetti e Instagram per parlare ai giovani di salute utilizzando l’approccio One Health

(n. 147/2024) Si può essere ascoltati sui temi di Salute dai ragazzi, che di salute sono pieni? Sì, se vengono resi consapevoli che i loro comportamenti incidono sulla loro vita, in fatto di stare bene o  stare male. E questo non solo "se fumi", "se mangi male, troppo o troppo poco", "se bevi troppi alcolici o non bevi abbastanza acqua", se..., se... Il concetto di ONE HEALTH sviluppa infatti una prevenzione a 360 gradi, che interessa ogni momento della giornata, da quando ci alziamo a quando andiamo a scuola, e ritorno: come dire, le scelte quotidiane di ciascuno assumono un ruolo fondamentale per assicurare un futuro sano e sostenibile per ogni individuo, la collettività e il pianeta. Le interconnessioni tra salute umana, animale ed ecosistemica devono essere messe in luce per ridurre l'incidenza delle malattie e la mortalità: la pandemia di SARS-CoV-2 ne è stato un chiaro esempio.
Per instillare questa consapevolezza nel mondo degli adolescenti, l'Azienda Ulss 2, attraverso il Dipartimento di Prevenzione e il Dipartimento per le Dipendenze, diretto dalla dr.ssa Eva D’Incecco, ha sviluppato il progetto di comunicazione “One Health: un modello circolare e integrato per promuovere la salute”, ideato e coordinato dall'Ufficio Relazioni con il Pubblico, che ha consentito di raccogliere sotto un unico grande ombrello le più di 50 progettualità dei due Dipartimenti dell’Ulss coinvolti. A raccontare di che si tratta, questa mattina a Villa Carisi, il direttore generale, Francesco Benazzi, con il direttore del Dipartimento di Prevenzione, Paolo Patelli, il responsabile dell’URP e della Formazione, Giordano Giordani, e il Responsabile tecnico del Centro per le Dipendenze Giovanili, Carlo Cenedese, assieme al direttore artistico di Treviso Comic Book Festival – TCBF, Alberto Polita, e al presidente di MOM, Giacomo Colladon, che ha permesso di presentare il progetto proprio a bordo di un autobus.
Ma chi parlerà a questi giovani? Saranno i personaggi ideati e disegnati ad hoc con la collaborazione di TCBF, protagonisti dei fumetti che i ragazzi troveranno negli oltre 900 appendini dei mezzi MOM che utilizzano per spostarsi: dei veri e propri agganci, che potranno staccare e portarsi a casa per poi approfondire. Il concetto di One Health, infatti, è talmente complesso che verrà poi spiegato ai ragazzi a “piccole dosi”. Sarà per i giovani una specie di ingaggio attraverso una relazione di fiducia, riconoscimento ed empatia. Impareranno a conoscere giorno dopo giorno questi personaggi inclusivi attraverso le loro storie: Damiano, Giada, Giulia, Karen e Marco, questi i nomi dei protagonisti delle strisce, nati dopo una lunga ricerca, che racconteranno dei momenti di vita adolescenziali, dei rischi di alcune scelte e dell'importanza di parlarne, parlando la lingua degli adolescenti e senza mai esprimere giudizi. 
Anche la Scuola è valido partner di questa iniziativa: la Consulta Provinciale degli Studenti, infatti, è presente nel comitato scientifico di chi poi realizza queste strisce di fumetti, offrendo il punto di vista dei più giovani nella selezione delle tematiche che più interessano loro. 

“Abbiamo bisogno di intercettare i ragazzi prima che le informazioni arrivino loro da canali non controllati. Si tratta di intraprendere un dialogo con i giovani sui temi che li riguardano, che interessano le loro scelte che incidono sulla salute, sul renderli consapevoli che ogni comportamento ha riflessi importanti. Dobbiamo conquistare la loro fiducia prima di tutto, e possiamo farlo solo utilizzando il loro linguaggio e cercando di entrare nel loro mondo”, commenta il dott. Giordani.
“Il Dipartimento di Prevenzione ha creduto fin da subito in questo progetto, nella certezza che la prevenzione debba cominciare fin dall’età giovanile e che per raggiungere l’obiettivo sia necessario ricorrere ai nuovi linguaggi e alle nuove tecnologie che i tempi di oggi ci propongono. Partendo proprio da un approccio One Health, per cui la salute umana non può essere disgiunta dalla salute animale e da quella dell’ambiente che ci circonda, condizioni queste che si influenzano a vicenda, sono state coinvolte nel progetto molte delle competenze presenti all’interno del Dipartimento: la Promozione della Salute, il Servizio Programmi di Screening, Il Servizio di Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, il Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, Il Servizio di Medicina dello Sport, i Servizi veterinari, il Servizio di Epidemiologia. Molte competenze per raggiungere un unico risultato: parlare ai giovani di salute con un linguaggio nuovo”, spiega il dr Patelli.
“Quando Ulss2 ci ha chiesto un modo per dialogare coi Gen Z abbiamo subito pensato a qualcosa che non fosse respingente, così abbiamo proposto dei fumetti per Instagram come spunto di dialogo e confronto. Ecco allora che sono nati i personaggi disegnati da Paolo Gallina, non il classico fumetto didattico, ma qualcosa che va fuori dagli schemi anche istituzionali e parla la lingua degli adolescenti, sensibilizzando però su tematiche della salute", aggiunge il dott. Polita. 
“Noi di MOM ragioniamo soprattutto con i giovani. Serviamo tutto il territorio della provincia di Treviso, per cui rappresentiamo un veicolo importante di comunicazione: abbiamo 30.000 abbonati, di cui l’80% sono giovani che, nella maggior parte dei casi, hanno tra gli 11 e i 16 anni.  Sono convinto che il messaggio che vogliamo trasmettere con questo progetto sia un messaggio importante, rivolto a loro. Abbiamo infatti capito, attraverso le nostre campagne di comunicazione, quanto sia fondamentale per raggiungerli utilizzare il linguaggio dei giovani. Siamo contentissimi di far parte di questa squadra che si impegna in iniziative verso i ragazzi, partendo da questo importante progetto rivolto a tutti ma soprattutto agli adolescenti. MOM c’è, ci sarà sul tutto il territorio provinciale. Ringrazio il dottor Benazzi per averci coinvolti in questa iniziativa”, dichiara il presidente Colladon. 
“One Health si basa sul riconoscimento che la salute umana, la salute animale e la salute dell’ecosistema sono interconnesse indissolubilmente. Ciò implica che per il benessere della collettività vi debbano essere la promozione di stili di vita sani, la gestione responsabile degli animali e la salvaguardia dell’ambiente con approcci sinergici da parte dei professionisti della salute umana, veterinaria e ambientale. In un mondo che affronta problemi importanti come il cambiamento climatico, con i rischi per la salute che esso può comportare, un progetto come quello presentato oggi, originale e innovativo, sono certo riuscirà a far breccia nel mondo dei giovani indirizzandoli verso comportamenti virtuosi, soprattutto in termini di prevenzione, aspetto centrale del modello One Health. Il fumetto rappresenterà uno strumento vincente per veicolare in modo accessibile i principi dell’approccio One Health ai giovani della fascia 11-16 anni, trasformando così concetti complessi, non conosciuti dalla maggioranza dei ragazzi, in idee vicine alle loro esperienze quotidiane. E l’autobus della MOM è sicuramente il mezzo più adatto per raggiungere gli adolescenti, proprio dove li troviamo tutti insieme mentre si spostano da e verso la scuola. Ringrazio MOM e TCBF per questa partnership straordinaria e mi complimento con i miei collaboratori per aver messo in piedi questa importante progettualità in rete, rivolta alla salute dei nostri ragazzi e, in prospettiva, della collettività e dell’intero pianeta, agendo in un contesto interdisciplinare, progettando interventi innovativi per un cambio culturale”, conclude il direttore generale Benazzi. 

DIFFUSIONE DEL PROGETTO
Oltre alla scelta di pubblicare i fumetti sugli appendini dei mezzi MOM, per rendere "contagioso" questo progetto l'Ulss 2 ha deciso di aprire la pagina Instagram dedicata @one_health_comics, come principale mezzo di distribuzione delle strisce a fumetti. Una piattaforma social dove i ragazzi potranno dialogare tra loro, confrontarsi e chiedere consiglio anche ai professionisti dell’Azienda sanitaria. Pure gli adulti saranno coinvolti in queste interconnessioni, perché il progetto entrerà anche nel loro mondo, genitori e insegnanti in primis.

È stato realizzato, inoltre, il sito Web dedicato https://onehealth.aulss2.veneto.it, uno spazio informativo per approfondire l’importanza di utilizzare stili di vita sani, che ripropone l’universo narrativo e i personaggi dei fumetti realizzati.

Domenica 29 settembre si vedranno i primi “segnali” di questo progetto: dalle 15:00 alle 17:00, al Centro Giovani di Treviso, nell'ambito del TCBF e in collaborazione con l’Ulss 2 è stato programmato il workshop “Come stai? Raccontarsi a fumetti”, laboratorio per imparare le tecniche di base per il racconto a fumetti del proprio quotidiano, delle proprie emozioni e sensazioni. Le iscrizioni sul sito internet del Festival https://www.tcbf.it/24/portfolio/laboratorio-come-stai-raccontarsi-a-fumetti/
 

Ultimo aggiornamento: 18/09/2024