(n. 172/2025) Una nuova ricerca condotta dal dr. Andrea Rossi, Direttore dell’Unità operativa complessa e del Dipartimento di Medicina Interna Ulss 2, in collaborazione con l’Università di Padova, introduce un innovativo strumento di valutazione socio-assistenziale che mette al centro i bisogni dei pazienti più fragili e delle loro famiglie: il Ca’ Foncello Score (Geriatric Discharge Complexity Score, GDCS).
Il nuovo score consente di prevedere già nelle prime fasi del ricovero eventuali difficoltà nel rientro al domicilio, offrendo così alle famiglie il tempo e gli strumenti poter essere adeguatamente assistiti in questa fase spesso delicata.
In un momento come quello della dimissione, spesso caratterizzato da incertezze e timori, questo strumento rappresenta un aiuto concreto: più rapido, più semplice da somministrare ai caregiver, e soprattutto più efficace nel cogliere i bisogni reali della persona anziana rispetto alla tradizionale “Scala di Brass”.
L’Ulss 2 e l’Università di Padova hanno pubblicato su Aging Clinical and Experimental Research i risultati dello studio che ne ha validato l’utilità. Ideato dall’équipe del dr Andrea Rossi in collaborazione con il prof Giuseppe Sergi, ordinario di Geriatria dell’Ateneo patavino, il Ca’ Foncello Score si è dimostrato più preciso nel riconoscere quali pazienti e quali famiglie avranno necessità di maggiore supporto assistenziale.
Tra gli autori del lavoro figurano Leonardo Melchiori, Serena Commissati, Katia Rossi e Anna Goinavi della Geriatria del Ca’ Foncello, insieme a Matteo Bernardi e Angela Scattolin delle Cure Primarie dell’Ulss 2. La ricerca, condotta su 416 pazienti ultraottantenni valutati nei primi due giorni di ricovero, evidenzia come il nuovo score raggiunga una sensibilità del 97,9% e una specificità del 69,8%.
La struttura del test — poche domande, chiare e facilmente rivolte ai familiari — permette di comprendere rapidamente la situazione sociale e assistenziale dell’anziano, restituendo alle famiglie un ruolo attivo e partecipe nel percorso di cura.
Uno dei dati più rilevanti emersi è la capacità del Ca’ Foncello Score di intercettare precocemente quei casi in cui il rientro a casa potrebbe rivelarsi complesso: una previsione che offre a figli, coniugi e caregiver un margine prezioso per organizzare supporti, valutare risorse disponibili e ridurre l’impatto emotivo di decisioni difficili che richiedono tempo.
“Segnalare tempestivamente i pazienti fragili alla Centrale Operativa Territoriale permette di attivare da subito la rete di sostegno domiciliare e territoriale, migliorando la continuità dell’assistenza e aumentando la sicurezza di anziani e caregiver nel momento del rientro al domicilio”, afferma il dr Rossi.
“Il successo del Ca’ Foncello Score conferma l’impegno dell’Ulss 2 nel promuovere strumenti che coniugano rigore scientifico e attenzione alla persona fragile, rafforzando una visione della cura in cui la tutela dei pazienti anziani e il sostegno alle loro famiglie rappresentano la priorità assoluta. La collaborazione con l’Università di Padova si conferma inoltre un elemento chiave nello sviluppo di modelli innovativi, capaci di migliorare davvero la vita dei nostri anziani”, le parole del direttore generale, Francesco Benazzi.