(n. 108/2025) L’ospedale Ca’ Foncello si conferma un importante punto di riferimento per la diagnosi e il trattamento delle patologie della schiena, grazie a un’integrazione virtuosa tra l’Unità Spinale della Neurochirurgia, diretta dal dr Jacopo Del Verme, e l’Unità di Neuroradiologia Interventistica Spinale diretta dal dr Altin Stafa: negli ultimi anni è stato elaborato e messo in atto un modello innovativo e multidisciplinare tra le due Unità operative che unisce competenze mediche, tecnologie all’avanguardia e approcci mini-invasivi per offrire cure sempre più efficaci, sicure e personalizzate. Il modello adottato e i risultati raggiunti sono stati presentati oggi a Villa Carisi dal direttore generale Ulss 2, Francesco Benazzi, dai due professionisti e dal dr Giuseppe Canova, direttore della Neurochirurgia.
LA NEURORADIOLOGIA SPINALE: negli ultimi anni, la Neuroradiologia Interventistica Spinale ha compiuto importanti passi avanti, grazie all’introduzione di tecnologie mini-invasive sempre più efficaci e alla disponibilità di dispositivi all'avanguardia frutto della ricerca biomedica internazionale. “L’evoluzione tecnologica - ha sottolineato il dr Stafa - ha reso possibile il trattamento mini-invasivo rx-guidato di numerose patologie spinali, tra cui metastasi vertebrali, fratture vertebrali non complicate da danno midollare, ernie discali cervicali, dorsali e lombari, oltre al trattamento del dolore vertebrale da artrosi. Si tratta di interventi a minore invasività per il paziente, eseguiti attraverso piccole sonde inserite senza taglio o con piccoli tagli di pochi millimetri, con risultati clinici positivi, tempi di recupero significativamente ridotti e costi contenuti”.
L’Ulss 2 ha investito con decisione nello sviluppo di queste tecniche, introducendo metodiche avanzate come la radiofrequenza vertebrale, la crioablazione, il laser “freddo” e l’impiego di protesi vertebrali di nuova generazione. Altre soluzioni innovative sono attualmente in fase di implementazione.
DATI ATTIVITÀ
LA NEUROCHIRURGIA SPINALE: l’Unità di Neurochirurgia Spinale diretta dal dr Del Verme, che fa capo alla Neurochirurgia guidata dal dr Canova, si distingue per i numeri in costante crescita (con una media di circa 700 interventi l’anno negli ultimi 3 anni) e per un approccio chirurgico avanzato, preciso e personalizzato. L’elevata specializzazione dell’équipe e l’impiego di tecniche mini-invasive consentono interventi efficaci con ridotti tempi di recupero e minor impatto post-operatorio.
Uno dei punti di forza del “modello Treviso” è proprio l’approccio multidisciplinare integrato, che vede lavorare fianco a fianco neurochirurghi, neuroradiologi, chirurghi generali, ortopedici, otorinolaringoiatri, fisiatri, fisioterapisti e altri specialisti. Questo confronto continuo tra professionalità diverse consente una gestione completa e ottimizzata anche dei casi più complessi, oncologici, degenerativi o traumatici.
“Il lavoro congiunto tra specialisti in Chirurgia vertebrale e Neuroradiologia Interventistica Spinale permette oggi di offrire soluzioni terapeutiche mirate, riducendo al minimo l’invasività grazie a tecnologie avanzate ed approcci meno invasivi; è un modello che riduce complicanze, tempi di recupero e dolore post-operatorio”, ha dichiarato il dr Del Verme.
"Il nostro obiettivo - spiega il dr Canova - è offrire un percorso completo e personalizzato, dalla diagnosi fino alla riabilitazione post-operatoria, puntando su innovazione tecnologica e qualità dell’assistenza migliorando così in modo significativo la qualità della vita dei pazienti."
DATI ATTIVITÀ
L'impegno della Neurochirurgia Spinale dell'ospedale di Treviso è volto al trattamento di tutte le patologie che possono colpire la colonna vertebrale ed il sistema nervoso spinale (degenerative, traumatiche ed oncologiche). In questi ultimi anni vi è stato un costante aumento di procedure chirurgiche eseguite grazie all'avanzamento delle capacità tecniche di tutta l'équipe e a una riduzione dei tempi per singolo intervento e dei tempi di ricovero:
“Mi complimento per il fondamentale lavoro interdisciplinare svolto, basato su un confronto costante tra specialisti su ogni singolo caso clinico. Questa sinergia ha permesso di individuare, caso per caso, l’approccio terapeutico più adatto, integrando chirurgia mini-invasiva e procedure neuroradiologiche interventistiche. Grazie a questa strategia integrata, l’ospedale Ca’ Foncello si è affermato negli anni tanto che numerosi professionisti scelgono Treviso per apprendere tecniche e protocolli innovativi in ambito interventistico spinale, in particolare per gli approcci mini-invasivi ed endoscopici alla colonna vertebrale”, il commento del direttore generale, Francesco Benazzi.