(n. 74/2025) Ulss 2 rinnova e rafforza il proprio impegno nella lotta contro la violenza domestica e di genere con l’inaugurazione della Stanza Rosa del Pronto Soccorso dell’ospedale di Castelfranco Veneto. Il nuovo spazio, dedicato e protetto, andrà ad accogliere in sicurezza le donne vittime di violenza e i loro figli e figlie minori. Un progetto nato grazie alla generosità e alla collaborazione di cittadini, enti e aziende del territorio come CentroMarca Banca Credito Cooperativo di Treviso e Venezia, Garbujo rappresentanze, Gallo Pubblicità, Monica Borsato designer e Claudia Vedelago, che hanno contribuito con donazioni e supporto concreto alla realizzazione di un posto riservato e accogliente, pensato per garantire ascolto, assistenza medica e protezione a chi ha vissuto esperienze traumatiche.
Al taglio del nastro, avvenuto stamane, erano presenti il direttore generale, Francesco Benazzi, la direttrice del San Giacomo, Paola Anello, e il primario del Pronto Soccorso, Carmelo Madia, con la referente aziendale del percorso di tutela delle vittime di violenza nonché medico del Pronto Soccorso dell’ospedale di Montebelluna, Catia Morellato. Presenti anche, tra gli altri, la vicesindaco di Castelfranco Veneto e i rappresentati dei numerosi enti, associazioni e aziende che hanno creduto in questo progetto.
Da anni l’Ulss 2 è fortemente impegnata nella lotta contro la violenza domestica e di genere con l’obiettivo di far emergere il fenomeno e documentarlo, ma, anche, di prendere in carico e supportare concretamente le donne e i figli minori che insieme alla loro madre, sono spesso vittime di violenza.
Dal 2017 l’Azienda ha adottato il protocollo “Codice Rosa”, un percorso dedicato all’accoglienza e alla presa in carico delle donne vittime di violenza nei Pronto Soccorso aziendali: un percorso virtuoso che accompagna le vittime dalla fase di triage fino alle dimissioni, coinvolgendo una rete integrata di supporto che comprende Centri Antiviolenza, Forze dell’Ordine, Comuni, Consultori familiari e diversi reparti specialistici degli ospedali, in cui le donne vengono valutate e a volte ricoverate. Dal 2017 sono state identificate e aiutate complessivamente 4.973 donne, di cui ben 220 solo nei primi mesi di quest’anno (dati al 22 maggio 2025). Le pazienti hanno un’età compresa prevalentemente tra i 25 e i 54 anni, ma non mancano casi anche tra donne over 75. Le forme di violenza riscontrate sono principalmente fisiche, psicologiche, sessuali ed economiche. A loro tutela l’Ulss 2 ha voluto realizzare, all’interno dell’ambiente del Pronto Soccorso, degli spazi che offrissero un contesto più sicuro e riservato alle vittime di violenza e ai minori che le accompagnano, nei quali poter ricevere le cure mediche più adeguate e, se necessario, anche trascorrere la notte in un ambiente confortevole. Stanze che rappresentano un simbolo di speranza e di rinascita, un luogo dove le donne possono finalmente sentirsi al sicuro e iniziare a ricostruire la propria vita. La “Stanza Rosa” dell’ospedale di Castelfranco Veneto si affianca a quella già attiva nel Pronto Soccorso di Montebelluna, alla “Stanza dell’abbraccio” di Conegliano e all’“Isola Rosa” del Pronto Soccorso di Treviso. Sono inoltre in fase di progettazione ulteriori spazi analoghi nei Pronto Soccorso di Treviso, Oderzo e Vittorio Veneto.
“La nuova Stanza Rosa rappresenta un luogo sicuro in cui le donne possono ricevere cure adeguate, essere ascoltate e, se necessario, passare la notte in un ambiente protetto e dignitoso. È un ulteriore passo avanti nella nostra battaglia quotidiana contro la violenza, che deve vedere coinvolta l’intera comunità perché la lotta contro la violenza sulle donne è una sfida che riguarda tutte e tutti - le parole del direttore generale, Francesco Benazzi -. Per questo invitiamo tutte e tutti a unirsi a questa battaglia per un futuro libero dalla violenza con la speranza che anche questo progetto, insieme a tutte le altre iniziative attuate dall’Ulss 2 Marca trevigiana, possano essere di beneficio per tutte le donne che vivono situazioni violente - ha concluso Benazzi -. Desidero esprimere un sentito ringraziamento ai miei collaboratori e tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto”.