(n. 120/2022) L’acronimo del progetto GAP (Gioco d’Azzardo Patologico) è diventato “Giochiamo A Prevenire!” A proporlo i ragazzi delle scuole superiori della provincia di Treviso coinvolti quest’anno scolastico nel progetto “Costruzione e sperimentazione di modelli di intervento preventivo specifico per il GAP nella popolazione giovanile” dell’Ulss 2 Marca trevigiana.
Obiettivo dell’iniziativa prevenire lo sviluppo di forme di gioco problematico/patologico nella popolazione scolastica. Recenti studi e ricerche epidemiologiche, infatti, hanno rilevato come i ragazzi delle scuole superiori siano tra i potenziali fruitori del gioco d’azzardo patologico, venendone spesso a contatto attraverso internet e prodotti on-line, intensamente usufruiti dagli stessi.
Il progetto ha visto l’effettuazione di tre incontri in 64 classi degli Istituti Superiori con il coinvolgimento di almeno 1500 studenti. A collaborare con i referenti del progetto G.A.P. del Dipartimento delle dipendenze dell’Ulss 2 gli operatori della Cooperativa Giuseppe Olivotti in collaborazione con il CEIS di Treviso che, con i propri educatori e coordinandosi con i docenti referenti delle classi, hanno lavorato con gli studenti su alcuni temi importanti tra cui differenza tra gioco e azzardo, i fattori di attrattività del gambling on line, la dispercezione del rischio, le fake e le distorsioni cognitive relative al gioco d’azzardo, la pubblicità ingannevole etc.
Gli studenti sono rimasti molto colpiti dalla quantità di false credenze e di distorsioni cognitive che caratterizzano il mondo dell’azzardo, relative soprattutto al concetto della “fortuna” che, secondo la maggior parte dei giocatori, dovrebbe aiutare la vincita.
Accompagnati da psicologi ed educatori che hanno lavorato nelle classi in coppia, gli studenti, tra i 14 e i 17 anni, sono stati sollecitati, anche, a porsi criticamente rispetto alla comunicazione seduttiva/manipolativa propria di alcuni siti che promuovono anche giochi on line, ben conosciuti dai ragazzi, tentando di rinforzare così le competenze più riflessive, di confronto e di pensiero critico. Contemporaneamente agli incontri organizzati nelle classi si sono proposti momenti formativi anche ai docenti delle scuole coinvolte, genitori, educatori, volontari per approfondire le stesse tematiche proposte ai ragazzi al fine di stimolare con i ragazzi un possibile confronto in classe, a casa e negli spazi educativi del territorio.
Venerdì 20 maggio dalle ore 10.00 alle 12.00 a Treviso, presso Palazzo Bomben, ci sarà la conclusione del progetto con la premiazione degli studenti che hanno partecipato al concorso nel cui ambito tutte le classi coinvolte nel progetto sono state invitate per proporre una rielaborazione, personale o di gruppo, dei contenuti sviluppati negli incontri attraverso una proposta comunicativa creativa: slogan, videoclip, logo, presentazioni in power point.
Il concorso è stato utilizzato per promuovere la partecipazione attiva e il protagonismo dei ragazzi: i migliori elaborati saranno presentati dagli studenti stessi in occasione della chiusura del progetto alla presenza delle autorità, dei docenti e degli alunni coinvolti.
Fondamentale per la riuscita del progetto è stata l’attiva collaborazione di molti docenti coordinatori di classe o referenti d’Istituto che si sono impegnati con entusiasmo e disponibilità ad organizzare gli incontri a scuola e a seguire i ragazzi nell’elaborazione delle loro creazioni di gruppo in orari extra l’attività progettuale.