Treviso, 19 settembre 2025 - Un cinema in una struttura ospedaliera, pensato per regalare ai bambini ricoverati momenti di gioia e leggerezza: al Ca’ Foncello di Treviso è stata inaugurata questa mattina la “Sala dei Colori”, un ambiente unico in Veneto e tra i pochissimi in Italia a portare il grande schermo all’interno di un reparto pediatrico. Il nuovo spazio è stato realizzato per volontà di Pietro Geremia, Presidente e Amministratore Delegato di San Marco Group, e di sua moglie Anna Maria Chiariello. In occasione delle loro nozze, gli sposi hanno infatti preferito, come dono di amici, familiari e dipendenti dell’azienda, un contributo destinato alla realizzazione della sala. Un gesto di amore e solidarietà che si traduce a sua volta in un dono concreto per i piccoli pazienti, per le loro famiglie e per la comunità. Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte Sonia Brescacin, Presidente della V Commissione regionale Politiche socio sanitarie, Antonio Dotto, Presidente del Consiglio Comunale di Treviso, Francesco Benazzi, Direttore Generale Ulss 2, Giampaolo Letta, Vicepresidente e Amministratore Delegato di Medusa Film, e l’attore Alessandro Preziosi, ospite d’eccezione con un intervento incentrato sul potere del cinema come strumento di evasione, capace di accendere l’immaginazione anche in situazioni delicate.
“Desidero esprimere il mio apprezzamento per l’iniziativa, che testimonia una profonda sensibilità verso le politiche di umanizzazione delle cure, tema che considero centrale e imprescindibile nel percorso di evoluzione della nostra sanità – il messaggio inviato per l’occasione dal Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia -. La creazione di spazi come la “Sala dei Colori” rappresenta una conquista significativa: non solo perché contribuisce a rendere più accogliente e serena la degenza ospedaliera, ma perché pone al centro la persona con le sue emozioni, fragilità e bisogni relazionali. Oggi più che mai, la multidisciplinarietà in ambito sanitario non può prescindere da una visione integrata che includa anche il benessere psicologico. Curare significa anche ascoltare, accogliere e creare condizioni che favoriscano un percorso di guarigione globale”.
“L'inaugurazione del cinema in Pediatria è la dimostrazione di come la generosità possa contribuire a realizzare dei grandi sogni e supportare in modo determinante l'umanizzazione delle cure in ospedale, che rappresenta uno dei nostri obiettivi – il commento di Francesco Benazzi -. Ringrazio di cuore Pietro Geremia e la moglie Anna Maria per la loro grande sensibilità. Il loro “regalo” rafforza il legame tra la nostra Ulss e il territorio, che da sempre rappresenta per la nostra Azienda sanitaria un partner fondamentale. La “Sala dei Colori” è la prova tangibile che la cura può passare anche attraverso gesti di solidarietà e umanità e che un luogo di cura può essere anche un luogo di gioia”.
L’iniziativa personale dei coniugi Geremia riflette e rafforza la lunga tradizione di responsabilità sociale e impegno verso il territorio e la comunità locale portata avanti dalla famiglia e da San Marco Group, azienda di primo piano nel settore delle pitture per l’edilizia e l’interior design.
“Siamo da sempre riconoscenti al territorio che ci ha dato le radici e ci ha trasmesso quei valori di solidità e integrità con cui siamo cresciuti, come professionisti e come persone - commenta Pietro Geremia -. Avvertiamo forte la responsabilità di restituire ciò che abbiamo ricevuto e abbiamo scelto di sostenere l’Ospedale di Treviso perché crediamo profondamente nella sanità pubblica e riconosciamo nel Ca’ Foncello un’eccellenza. Questo progetto nasce dal desiderio di offrire un contributo concreto a chi ogni giorno vive una sfida difficile, come i bambini ricoverati e le loro famiglie. Esprimo un sentito ringraziamento a tutto il personale sanitario che ha accolto con entusiasmo la nostra iniziativa e che, con grande professionalità e sensibilità, l’ha trasformata in realtà.”. “Abbiamo scelto di trasformare un momento per noi importante come il nostro matrimonio in un’opportunità per donare bellezza alla comunità, dando vita a un progetto che potesse restare nel tempo e portare valore. Al centro dell’iniziativa ci sono i bambini e abbiamo creato per loro un luogo accogliente, dove ritrovare un po’ di serenità, distrarsi e lasciarsi trasportare dalla fantasia. Veder prendere vita questa sala, sapendo che potrà regalare qualche momento di leggerezza e sorrisi a chi ne ha più bisogno, è il dono più bello che potessimo immaginare”, aggiunge la moglie Anna Maria.
“Oggi è una giornata unica e irripetibile: ci troviamo di fronte a una iniziativa fortemente voluta da due giovani, esemplare per chi, come me, è un po' più avanti negli anni, e vede come l'amore fra due persone possa generare amore anche per gli altri, restituendo leggerezza e luce all'interno di un ospedale - osserva Alessandro Preziosi -. Quando si spengono le luci in sala il buio prende luce attraverso un racconto: il tempo cambia, e c'è la possibilità di rimanere all'interno di un luogo contenuto nell'assenza di colore per antonomasia, ossia l'emozione che si prova in una corsia d’ospedale. Grazie a questo progetto il cinema alimenta speranza e condivisione, dando la possibilità di recuperare quel senso di colore che può restituire un orizzonte fatto di amore. Amore vuol dire luce, luce vuol dire colore, e il colore ritorna ad essere amore. Spero di prendere esempio dal messaggio di questa giornata anche per le mie future iniziative” .
La “Sala dei Colori” è stata ricavata in uno spazio reso libero dopo lo spostamento di alcuni servizi nella Cittadella della Salute: i lavori di adeguamento strutturale sono stati seguiti dall’Ufficio Tecnico dell’Ulss 2. Da oggi in avanti non sarà solo uno spazio di svago: stimolando l’immaginazione, veicolando arte e bellezza e creando momenti di condivisione, il cinema può avere anche un forte potere terapeutico, aiutando bambini e genitori ad affrontare con maggiore positività i percorsi di cura e a gestire con più consapevolezza le proprie emozioni. Decorata con prodotti forniti da San Marco Group e formulati per coniugare alla massima sicurezza un impeccabile impatto estetico, la nuova sala è stata realizzata nel segno dell’accessibilità, della inclusività e del comfort. In particolare, essa è dotata di uno schermo di 9 metri quadrati e di 28 poltrone, con una fila di sedute rimovibili per consentire l'accesso a carrozzine e letti ospedalieri.
Oltre alle proiezioni di intrattenimento per i bambini e ragazzi ricoverati e le loro famiglie, la sala ospiterà, anche, rassegne tematiche, messe a punto con specialisti e psicologici a supporto dei percorsi di cura dei pazienti e proiezioni inserite nell’ambito di progetti formativi rivolti al personale sanitario, con l’obiettivo di migliorare competenze relazioni, empatiche e di lavoro in team.
L'iniziativa si inserisce perfettamente nel più ampio contesto dei progetti di umanizzazione delle cure dell’Ulss 2, dimostrando come un gesto di generosità individuale possa armonizzarsi con una visione imprenditoriale orientata alla valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze, come l’eccellenza rappresentata, in ambito sanitario, dall’Ospedale di Treviso.