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La violenza contro le donne

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Questa pagina spiega in modo semplice le diverse forme di violenza contro le donne, come riconoscerle nella vita quotidiana e cosa fare per chiedere aiuto, per te o per qualcuno a cui vuoi bene.

Che cos’è la violenza contro le donne

La violenza contro le donne non è mai “un fatto privato” né un semplice conflitto di coppia. È qualsiasi comportamento, singolo o ripetuto, che mette a rischio la tua sicurezza, limita la tua libertà o ti fa vivere nella paura.

Può essere visibile (percosse, minacce, costrizione) o più nascosta (controllo, umiliazioni, isolamento, ricatti economici o digitali). Spesso i diversi tipi di violenza si intrecciano tra loro.

Violenza psicologica

La violenza psicologica precede spesso quella fisica e, in molti casi, ne è un'avvisaglia. È qualsiasi comportamento che mina il tuo valore, la tua autostima e la tua libertà di pensiero.

Spesso inizia in modo graduale e viene scambiata per “carattere” o “gelosia”. Col tempo, può farti dubitare di te stessa fino a non riconoscere più quanto sia dannosa.

Può manifestarsi, ad esempio, in questi modi:

  • dirti frasi che ti sminuiscono, ti ridicolizzano o ti fanno sentire incapace
  • trattarti come un oggetto, non rispettare i tuoi bisogni e i tuoi spazi
  • attribuirti colpe e responsabilità eccessive per tutto ciò che non va
  • farti sentire in debito, inadeguata o “mai abbastanza”
  • distorcere i fatti (“ti sbagli”, “te lo sei inventata”) fino a farti dubitare della realtà
  • controllarti, chiamarti o scriverti in modo insistente, seguirti
  • mantenerti in uno stato di paura cronica e tensione continua

La violenza psicologica è meno visibile, ma può ferire profondamente quanto quella fisica.

Violenza economica

La violenza economica è ogni forma di controllo o privazione che ti rende dipendente dal punto di vista economico o ti obbliga a sostenere spese che non vuoi.

Può essere, ad esempio:

  • impedirti di lavorare o spingerti a lasciare il lavoro
  • decidere al posto tuo come usare il tuo stipendio
  • controllare in modo rigido estratti conto, bancomat e carte di credito
  • sequestrare o utilizzare senza il tuo consenso i tuoi soldi o i tuoi risparmi
  • costringerti a versare lo stipendio su conti intestati solo a lui
  • escluderti totalmente dalla gestione economica della famiglia
  • mantenerti in una condizione di privazioni continue, pur avendo le risorse

Anche il denaro è uno strumento di potere: quando viene usato per controllarti, è violenza.

Violenza digitale

La violenza digitale comprende tutte le forme di violenza rese possibili o amplificate dalle tecnologie: social, chat, app di messaggistica, forum, piattaforme di gioco online.

Non si svolge “solo” sullo schermo: ha effetti reali sulla tua vita, sulle tue relazioni e sul tuo benessere.

Rientrano nella violenza digitale, ad esempio:

  • messaggi, commenti o post offensivi, sessisti o minacciosi
  • diffusione, o minaccia di diffusione, di foto o video intimi senza il tuo consenso (revenge porn)
  • creare o condividere gruppi/chat in cui circolano immagini tue rubate o scattate di nascosto
  • pubblicare contenuti che ti espongono al ridicolo
  • controllare le tue attività online, le tue password, i tuoi accessi
  • contattarti in modo ossessivo su più canali (cyber-stalking)

La violenza online è violenza a tutti gli effetti: non è “meno grave” solo perché passa attraverso uno schermo.

Violenza fisica

La violenza fisica comprende tutte le forme di maltrattamento esercitate sul corpo di un’altra persona. Non è “solo” quando qualcuno ti picchia: spesso inizia in modo più sottile, poi si aggrava nel tempo.

Può essere, ad esempio:

  • spingerti, bloccare i tuoi movimenti, sovrastarti fisicamente
  • lanciare o rompere oggetti per intimidirti
  • sputarti addosso, darti pizzicotti, morsi, tirarti i capelli
  • darti schiaffi, pugni, calci
  • bruciarti con sigarette o altri oggetti
  • impedirti di dormire o di curarti
  • chiuderti in casa o impedirti di uscire e fuggire
  • aggressioni gravi fino al tentato omicidio o all’omicidio

Ogni atto di violenza fisica è grave, anche se non lascia segni visibili.

Violenza sessuale

La violenza sessuale è l’imposizione di rapporti o pratiche sessuali che non desideri. Non riguarda solo l’uso della forza fisica, ma anche la pressione, il ricatto, la paura.

Rientra nella violenza sessuale, ad esempio:

  • costringerti ad avere rapporti quando non vuoi
  • farti sentire obbligata a dire “sì” per paura delle conseguenze
  • insultarti, umiliarti o brutalizzarti durante un rapporto
  • imporre pratiche che non desideri o che ti fanno sentire a disagio
  • obbligarti a imitare scene pornografiche
  • “prestarti” per rapporti sessuali con altre persone

Un rapporto sessuale è davvero consensuale solo se tu puoi dire liberamente “sì” o “no”, senza paura.

Violenza assistita

La violenza assistita riguarda i bambini e le bambine che vivono in famiglie dove sono presenti violenze.

Anche se non vengono colpiti direttamente, vedere, sentire o percepire violenza contro la madre o altre figure affettive è per loro una forma di maltrattamento.

Per un bambino, significa:

  • assistere a urla, insulti, minacce, porte sbattute
  • vedere la madre spaventata, ferita o umiliata
  • sentire i rumori delle aggressioni da un’altra stanza
  • vivere in un clima di paura, tensione e imprevedibilità

Queste esperienze possono lasciare segni profondi sul loro sviluppo emotivo e relazionale. Proteggere te significa proteggere anche loro.

Stalking

Lo stalking è un insieme di comportamenti persecutori ripetuti nel tempo, che ti fanno sentire osservata, braccata, in pericolo.

Può essere messo in atto da un ex partner, da una persona con cui hai avuto una relazione, ma anche da conoscenti o sconosciuti.

Alcuni esempi:

  • chiamate, messaggi, email, chat insistenti, anche dopo che hai chiesto di smettere
  • farsi trovare sotto casa, sul posto di lavoro, nei luoghi che frequenti
  • pedinarti o controllare i tuoi spostamenti
  • minacce, frasi intimidatorie, danneggiamenti a oggetti o auto
  • coinvolgere amici, colleghi o familiari per avere informazioni su di te

Lo stalking può compromettere la tua vita quotidiana e farti vivere in uno stato continuo di ansia e paura. È un reato: non sei tenuta a sopportarlo.

Femminicidio

Il femminicidio è l’uccisione di una donna “in quanto donna”, per motivi legati al genere.

Avviene spesso per:

  • controllo e possesso (“se non sei mia, non sarai di nessun altro”)
  • odio o disprezzo verso le donne
  • rifiuto di accettare la fine di una relazione
  • dinamiche di potere radicate in chi considera la donna inferiore o “di proprietà”

Il femminicidio è la forma più estrema di una storia di violenze e controlli che spesso dura da tempo. Riconoscere e interrompere prima la violenza può salvare vite.

Se ti riconosci in queste situazioni

Se leggendo queste pagine ti sei riconosciuta in alcune situazioni, non è colpa tua. La responsabilità della violenza è sempre di chi la esercita, mai di chi la subisce.

Puoi chiedere aiuto chiamando il 1522 o visitando il portale 1522.eu.

Chiedere aiuto non significa “fallire”, ma prenderti cura di te stessa e, se ci sono, dei tuoi figli. Non sei sola.

 

Ultimo aggiornamento: 18/11/2025