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Medicina Genere Specifica: stato dell'arte e iniziative aziendali

La medicina di genere o genere-specifica, ovvero la medicina delle differenze, rappresenta un’innovazione nell’ambito delle scienze della cura e, attualmente, in Italia si assiste a un importante momento storico di sviluppo, ricerca e attuazione di “Modelli Sanitari Sperimentali” gender-orientati. Secondo le indicazioni dell’OMS, si definisce medicina di genere “lo studio dell’influenza delle differenze biologiche (definite dal sesso) e socio-economiche e culturali (definite dal genere) sullo stato di salute e di malattia di ogni persona”. L'Ulss 2 organizza un evento scientifico, in accordo con il Piano Formativo Nazionale, con l'obiettivo di sensibilizzare tutto il personale sanitario sul tema della medicina di genere e di mettere le esperienze gender-oriented già presenti all’interno dell’azienda stessa. Il convegno si terrà mercoledì 4 dicembre nella Sala convegni dell'ospedale Ca’ Foncello, dalle 8:30 alle 12:30.

Il convegno si sviluppa in due sessioni: nella prima parte saranno invitati esperte/i della materia che forniranno una formazione di base in tema di medicina di genere e di organizzazioni sanitarie e gender gap, una seconda parte aperta all’esperienza gender-oriented dell’Ulss 2.

La medicina di genere non è una specialità, ma una dimensione interdisciplinare e trasversale a tutte le specialità. Molti dati epidemiologici, clinici e sperimentali hanno dimostrato che esistono importanti differenze nell’insorgenza, nella progressione e nella risposta alle cure delle malattie tra donne e uomini. Un esempio tipico sono le malattie cardiovascolari: nonostante l’immaginario collettivo dica il contrario, nei paesi occidentali le malattie cardiovascolari (es. l’infarto) sono la prima causa di morte delle donne rispetto agli uomini (48% contro 38%). L’osteoporosi, considerata da sempre una questione femminile, in realtà colpisce anche l’uomo che però la sviluppa, con dieci anni di ritardo.

Alcuni tumori hanno una mortalità più elevata negli uomini mentre le malattie autoimmuni sono di gran lunga più frequenti nel sesso femminile È dunque evidente che un approccio genere specifico in ogni disciplina è a beneficio di tutta la collettività, evitando di porre diagnosi sbagliate o tardive. L’Italia, con il Piano per l’applicazione e la diffusione della Medicina di Genere (in attuazione dell’articolo 3,comma 1, Legge 3/2018) ), si è dotata della prima legge al mondo sulla medicina di genere (legge Lorenzin), che prevede un Piano per la medicina di genere e l'Osservatorio presso l’Iss, che controlla l’applicazione del Piano stesso nei quattro ambiti in cui va sviluppato un approccio genere-specifico: percorsi clinici di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione; ricerca e innovazione; formazione e aggiornamento professionale; comunicazione e informazione. Il Piano Formativo Nazionale per la medicina di genere (2023) promuove una formazione alla medicina di genere che, per la natura trasversale della tematica, dovrà da un lato diffondere tra tutte/i i professioniste/i coinvolte/i una cultura verso un nuovo approccio capace di riconoscere l’impatto delle differenze di sesso e genere, al fine di adattare ad esse la propria pratica e, dall’altro, dovrà intercettare i bisogni formativi specifici di ogni professionista, tenendo conto delle diverse qualifiche professionali e delle diverse aree di competenza.

Iscrizioni

Iscrizione gratuita attraverso il portale TOM dell’Ulss 2 entro il 02/12/2024, selezionando il corso 2024.433
L’iscrizione online è obbligatoria e viene confermata tramite e-mail

mercoledì 4 Dicembre 2024
dalle 08:30 alle 12:30
Aggiungi al calendario Sala Convegni, Ospedale Ca' Foncello - Piazzale dell'Ospedale, 1 - 31100 Treviso
Ultimo aggiornamento: 02/12/2024