(n. 183/2023) Oggi l’Ulss 2 si tinge di viola, colore simbolo della Prematurità, per celebrare la Giornata mondiale dedicata. Lo slogan proposto quest’anno è “Gesti semplici GRANDI RISULTATI: contatto pelle a pelle immediato per ogni neonato in ogni luogo”, con l’intento di aumentare la consapevolezza sui benefici della Kangaroo Care (KC), pratica che consiste nel posizionare il neonato prematuro a contatto pelle-pelle con la sua mamma e il suo papà.
I professionisti sanitari dell’Ulss 2, coinvolti nella cura dei neonati pretermine, promuovono e sostengono la Giornata affiancando associazioni come “Vivere Onlus” e “Il Pulcino”, collaborando in numerose iniziative:
LA PREMATURITÀ NELLA MARCA
Sono 5.543 i bimbi nati pretermine nel 2022, 100 in meno rispetto al 2021, registrati nei Punti nascita dell’Ulss 2, con un tasso di prematurità, e quindi nati prima della 37^ settimana di gestazione, che si assesta intorno al 6%, in linea con quello nazionale.
Il Centro di Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale Ca’ Foncello è un Centro di III Livello che accoglie ogni anno circa 350 neonati che presentano problemi di salute alla nascita, di cui la prematurità rappresenta la diagnosi più frequente. “Nel 2022 la TIN di Treviso ha preso in carico 264 neonati pretermine, di cui 64 grandi prematuri ovvero con peso neonatale inferiore ai 1.500 grammi - spiega il primario, dr.ssa Paola Lago -. Purtroppo le implicazioni legate alla prematurità vanno ben oltre l’aspetto prettamente clinico, già di per sé difficoltoso: l’alterazione del naturale attaccamento al neonato, il trauma psicologico dei genitori e le angosce legate al ricovero e all’incertezza sulla salute del proprio bambino incidono sull’equilibrio di tutto il sistema famiglia - aggiunge Lago -. A tutti i prematuri ad alto e a medio rischio neuro-evolutivo e alle loro famiglie il Centro TIN dell’Ulss 2 offre un servizio di follow-up multi-professionale dedicato ai bilanci di salute, al monitoraggio della crescita e delle tappe neuro-evolutive. Tutto ciò per dare risposte competenti ed efficaci ai particolari bisogni di salute dei bambini nati troppo precocemente - conclude il primario -. Bisogni cui l’Ulss 2 si impegna a dare una risposta concreta nell’ambito del Coordinamento della Società scientifica di Neonatologia in Veneto, di cui sono Presidente, che, in sintonia con i responsabili di tutte le terapie intensive neonatali del Veneto, ha proposto un modello gestionale e organizzativo per il follow-up del neonato a rischio, portando il Veneto a essere la prima regione in Italia a recepire le Raccomandazioni della Società Italiana di Neonatologia in merito al follow-up multidisciplinare di una popolazione di pazienti fragili, diventando regione pilota in quest’ambito”.