Nell'O.d.C. si trattano problemi di salute che si risolvono in un periodo limitato di tempo (4-6 settimane), dopo di che l’assistito può essere dimesso a domicilio oppure trasferito in un altro tipo di struttura (Centri servizi Comunità alloggio).
La degenza in O.d.C. ha come obiettivi:
Agli ospiti nell’Ospedale di Comunità si garantiscono le seguenti risorse, attività e servizi:
L'Azienda ULSS 2 fornisce all'O.d.C., direttamente, attraverso i propri servizi farmaceutici ed economali, i farmaci, i presidi protesici, i beni economali, i dispositivi medici e gli altri materiali sanitari necessari per la terapia e l’assistenza sanitaria degli ospiti, analogamente a ciò che avviene per le strutture residenziali extra-ospedaliere (DGRV n. 433/2017).
L’offerta residenziale e assistenziale dell’O.d.C. è assicurata anche con il raccordo funzionale di telemedicina (ad es.: refertazione cardiologica).
Attraverso il questionario il paziente dimesso dall'O.d.C., un suo familiare/tutore oppure altra persona delegata esprime una valutazione del suo grado di soddisfazione. La sua compilazione è molto importante per il miglioramento continuo della qualità dei servizi in ambito sanitario.Locandina indagine qualità percepita Ospedale di Comunità
Compila il questionario
Gli assistiti che possono accedere all’Ospedale di Comunità (O.d.C.) sono:
Si tratta solitamente di persone adulte o anziane, con profilo S.Va.M.A. superiore a due. Possono accedere all’O.d.C. anche pazienti provenienti dal Pronto Soccorso come previsto dalla DGRV n. 1887 del 17 dicembre 2019.
I criteri di eleggibilità di accesso sono:
Il ricovero nell'Ospedale di Comunità può essere richiesto da un Medico di Medicina Generale (per i pazienti provenienti dal territorio) o da un Medico dipendente, convenzionato o accreditato per i pazienti proposti da presidi ospedalieri dell’Azienda Ulss2.La richiesta viene inviata alla Centrale Operativa Territoriale (COT) che la inoltra al Responsabile Clinico dell’OdC per la valutazione e l’eleggibilità. La C.O.T. monitora e coordina il percorso di ammissione del paziente in OdC. Al fine di garantire equità e trasparenza nella gestione dei flussi in ingresso in OdC, è predisposta una lista di attesa.L’attività dell’OdC è rivolta ai residenti dell’Azienda Ulss n. 2 Marca trevigiana. Per casi selezionati residenti extra-Ulss, che possano presentare i requisiti per il ricovero in OdC, quest’ultimo è subordinato all’impegno di spesa da parte dell’Azienda Ulss di residenza del paziente.
Sede Ospedale di Comunità
Via Scarpa, 2 - Treviso
Area F (viola), Ingresso 20, Piano 1
Portineria Ovest
Qualora il paziente provenisse dal domicilio, è consigliato portare con sé il libretto sanitario e la tessera sanitaria con il codice fiscale (TEAM), la documentazione sanitaria (cartelle cliniche precedenti, lettere di dimissione, risposte di esami diagnostici, radiografie) ed i medicinali in terapia a domicilio.
Si consiglia inoltre di portare con sé:
È possibile portare il telefono cellulare e la radio.
È preferibile non portare in reparto oggetti preziosi ed eccessive quantità di denaro e non lasciare valori incustoditi.
dal Lunedi alla Domenica (festivi compresi) dalle ore 17:00 alle 18:00
Il personale medico è a disposizione per colloqui con i familiari autorizzati, su appuntamento.
Per fissare un appuntamento: telefonare al numero 0422 322566.
I colloqui dei familiari con i medici si effettuano il Lunedi, Mercoledi e Venerdi dalle ore 17:00 alle 18:00 .
L'assistente spirituale fa visita alle persone nella propria stanza su richiesta. Le persone che desiderano essere assistite dai propri ministri di culto, possono liberamente farlo.
È essenziale l'integrazione sia con la comunità locale tramite le associazioni di volontariato, che con i servizi sociali; la collaborazione tra ambito socio-sanitario e la comunità locale, rappresenta un elemento qualificante dell'O.d.C. a garanzia di una risposta ad un ampio insieme di bisogni e di una tempestiva programmazione delle dimissioni.
Particolare attenzione è posta alla valorizzazione e al coinvolgimento della rete parentale esistente e l'organizzazione delle attività di cura deve ispirarsi il più possibile ad un modello di tipo familiare.
La partecipazione della famiglia al processo di recupero funzionale del paziente è quindi necessaria e tutto il processo di presa in carico, di formulazione e di svolgimento del progetto assistenziale dovrà essere esplicitato, periodicamente valutato e registrato nei suoi esiti con la famiglia e/o il caregiver.
Alla fine del periodo di permanenza nell'O.d.C., viene effettuata la programmazione delle attività correlate alla dimissione con eventuale attivazione della dimissione protetta.
La dimissione avviene ad opera del Responsabile Clinico che compila la lettera di accompagnamento, indirizzata al MMG dell'Assistito, relazionando sul percorso diagnostico-terapeutico del paziente.
In particolare vengono descritti:
Il processo delle dimissioni protette ha come fine l'individuazione del setting di intervento più adeguato. A questo scopo è importante un'analisi accurata delle condizioni del paziente, del grado di autonomia e delle abilità/disabilità fisiche , nonché dell'approccio alla malattia, fondamentale per la buona riuscita delle cure. E' altrettanto importante valutare il contesto sociale del paziente, per individuare la tipologia di assistenza post-ospedaliera più idonea. La condivisione delle informazioni da parte degli operatori sanitari appartenenti ai diversi asset (MMG, medici ospedalieri, infermieri, assistenti sociali) permetterà, infine, di applicare protocolli di intervento integrati e condivisi, assicurando così una continuità nelle cure.
DGRV 1887 del 17/12/2019
Tariffa giornaliera omnicomprensiva: 145 Euro
Quota a carico dell’assistito per giornata di degenza: 25 Euro dal 61° al 90° giorno
Quota a carico dell’assistito per giornata di degenza: 45 Euro dal 91° giorno
Prestazioni di riabilitazione: esenzione ticket
Prestazioni specialistiche ambulatoriali: esenzione ticket fino al 60° giorno di degenza
Lo standard e l’organizzazione del personale di assistenza viene definito dalla DGRV 2718/2012.
Responsabilità gestionale: il collegamento funzionale tra le strutture sanitarie, socio-sanitarie e di residenzialità è effettuato attraverso la Centrale Operativa Territoriale.
Responsabilità sanitaria: il responsabile sanitario supervisiona gli aspetti sanitari con programmazione di periodiche verifiche sull’applicazione delle misure igienico/organizzative per cui si avvale della collaborazione del Responsabile clinico della Struttura.
Assistenza medica
Assistenza infermieristica e riabilitativa