(n. 176/2023) Una Ulss attrattiva, dinamica, pronta ad assumere, proiettata nel migliorare il welfare aziendale a supporto dei suoi collaboratori, che naviga in una contingenza problematica e ricca di ostacoli. Questo il quadro emerso nel corso della conferenza stampa, svoltasi stamane a Villa Carisi, che ha visto Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2 Marca trevigiana, fare il punto sulle apicalità e sul personale assunto nell’ultimo biennio. Con lui anche il direttore sanitario, Stefano Formentini, e il direttore delle risorse umane, Filippo Spampinato.
“Un periodo difficile che finirà nel dicembre 2024, quando riusciremo ad andare a regime per garantire il giusto turnover ai nostri dipendenti - ha commentato il dr Benazzi -. L’Italia è prima in Europa per rapporto medici-abitanti. E questo deve far riflettere. Non è corretto affermare che prima andava tutto bene: basti pensare alle due spending review in sanità tra il 2000 e il 2019, il tutto con una impossibilità di assumere per anni a causa di un tetto alla spesa. Oggi il tema è che si possono fare le assunzioni ma mancano i medici. La nostra Ulss in tal senso si è sempre mossa con dinamicità e grande attrattività nonostante questi problemi, assumendo più medici specializzati rispetto a quanti avessero cessato il rapporto di lavoro. Lo dimostrano i dati: abbiamo assunto 8 persone in più nel 2020, 19 nel 2021 e 12 nel 2022.
Stiamo inoltre lavorando, in linea con le direttive della Regione del Veneto, nella direzione di migliorare il clima organizzativo aumentando il welfare aziendale a vantaggio dei nostri operatori - continua il direttore generale -. In tal senso abbiamo incaricato una figura di monitorare il clima all’interno delle unità operative e istituito un nuovo sportello per il supporto psicologico; abbiamo inoltre avviato iniziative per il tempo libero dei nostri operatori e istituito ferie solidali per sostenere coloro che si trovano in un momento di difficoltà. Ancora, sono in cantiere un nido aziendale per l’ospedale di Treviso oltre che alloggi calmierati per gli operatori sanitari che arrivano da fuori città o che ne hanno necessità per ragioni personali.
Ma ciò che sottolineo è che noi assumiamo medici: sono ben 59 le figure apicali che abbiamo incaricato nell’ultimo biennio e, ancora, siamo l’Ulss che ha istituito più unità operative semplici e dipartimentali, per premiare e ringraziare i medici che hanno fatto e stanno facendo un buon lavoro. Stiamo inoltre investendo moltissimo sulle attività di formazione, alle quali ha aderito tutta la dirigenza medica con l’intento di crescere professionalmente, cui vanno sommate ben 27.535 persone del comparto.
La nostra Azienda - conclude il direttore generale - tiene monitorate uscite e pensionamenti al fine di garantire un tempestiva sostituzione: sono già in programma, infatti, alcuni concorsi di apicalità che si sono già rese libere, in primis l’Ostetricia e ginecologia di Montebelluna. Va sottolineato, infine, che lavorare nell’Ulss 2 spesso è anche un dato premiale: sono ben 32 i dipendenti della nostra Azienda che dal 2020 ad oggi sono diventati primari nelle altre Ulss del Veneto o addirittura fuori regione o all’estero”.