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Finanziamenti e nuove tecnologie per l’ospedale di Treviso, è grande la generosità della Forel SpA di Roncade


(n. 70/2024) È grande la generosità dell’azienda Forel Spa di Vallio di Roncade, che in questi anni ha donato all’Urologia dell’ospedale di Treviso alcune strumentazioni d’avanguardia e ha finanziato un importante e innovativo progetto per il reparto di Anestesia e Rianimazione del Ca’ Foncello.
Un sodalizio di lunga data, quello intrecciato con l’azienda sanitaria, che risale a una prima donazione avvenuta una decina d’anni fa di una sonda per l’esecuzione dell’ecografia prostatica trans-rettale per la diagnosi e le manovre operative nei pazienti con sospetta o già comprovata neoplasia prostatica, cui è seguita, negli anni, quella di un elettrobisturi d’avanguardia. Sodalizio che si è riconfermato di recente con la donazione di una un nuovissimo e sofisticato sistema di frantumazione di calcoli e attraverso l’elargizione di una importante somma in denaro che va a sostenere interamente il progetto PICCA - Post Intensive Care Cognitive Assessment.
Il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi, e i primari di Urologia e di Anestesia e Rianimazione, Mario Salvatore Mangano e Paolo Zanatta, oggi, a Villa Carisi hanno voluto ringraziare ufficialmente Forel, nella persona del presidente Riccardo Vianello. 

“La nostra azienda, creata da mio padre Fortunato, si fonda su dei valori importanti come l’amore per le altre persone, che voglio portare avanti - ha spiegato Riccardo Vianello -. Ringrazio il dr Benazzi per averci invitati qui oggi: restare anonimi quando si fanno delle opere per gli altri è sicuramente più nobile, ma riteniamo che questa possa essere un’opportunità per essere di ispirazione, raccontandoci, per altri”. 

“Ringrazio, a nome mio e di tutta la mia équipe, la famiglia Vianello per la vicinanza dimostrata all’Urologia in tutti questi anni - ha commentato il dr Mangano -. La prima donazione di Forel ha rivoluzionato il nostro contributo nel trattamento della patologia prostatica. Abbiamo poi ricevuto l’elettrobisturi, altra tecnologia d’avanguardia, e oggi lo strumento per il trattamento dei calcoli, che ci consentirà di offrire ai nostri numerosi pazienti affetti da litiasi delle vie urinare una soluzione di cura ancor più efficace”. 
“Siamo onorati di aver potuto godere della generosità della famiglia Vianello, che ci ha offerto la possibilità di impegnarci in un progetto per l’Anestesia e Rianimazione - ha ringraziato il dr Zanatta -. Abbiamo deciso di investire non su tecnologie ma sulla conoscenza, avviando un progetto, insieme alla dott.ssa Lucia Focella, psicologa esperta in neuropsichiatria, che andrà a migliorare il percorso di cura e riabilitazione delle persone che hanno superato un ricovero in Terapia Intensiva”. 
“Il mio grazie per la famiglia Vianello è grande e profondo. Forel è un’azienda leader nel mercato mondiale, creata da persone di gran cuore che si impegnano per il prossimo. Non posso che ringraziarle per aver scelto la nostra azienda, donando importanti strumenti e sposando l’idea del dr Zanatta: il loro contributo va sicuramente ai nostri reparti, alle persone che ci lavorano ogni giorno, ma è, soprattutto, di grande importanza per i cittadini che potranno beneficiarne in caso di necessità, trovando un servizio che va oltre le aspettative garantite dai livelli essenziali di assistenza”, il commento del direttore generale, Francesco Benazzi. 

LE ULTIME DONAZIONI

Il progetto PICCA - Post Intensive Care Cognitive Assessment, “Valutazione dello stato cognitivo e della qualità di vita nei pazienti sopravvissuti al ricovero in Terapia Intensiva”, è lo studio presentato dal dr Zanatta, attualmente in corso, che si pone l’obiettivo di raccogliere informazioni sugli outcome di un ricovero prolungato in terapia intensiva, mitigare gli effetti cognitivi a lungo termine e creare un canale di comunicazione tra ex-pazienti e curanti. Questo permetterà di raccogliere dati utili a migliorare il percorso di cura e minimizzare le sue problematicità, oltrepassando la fase acuta di malattia ed accrescendo le conoscenze circa i disturbi e le difficoltà conseguenti ad una lunga permanenza nei reparti di cura intensiva.
Il ricovero in Terapia Intensiva (TI), evento improvviso e traumatico per il paziente, comporta spesso, infatti, conseguenze a lungo termine a livello fisico, cognitivo ed emotivo. Contemporaneamente, le Unità di TI dimettono i pazienti verso altre Unità di ricovero perdendone traccia, senza evidenza delle sue condizioni una volta uscito dall’ospedale.
Il progetto PICCA prevede la presenza di uno psicologo in affiancamento al responsabile per la conduzione del progetto che si occupi del follow up delle persone dimesse dalla TI, ricontattandole per seguire le loro storie e indagare il loro livello di autonomia, anche cognitiva attraverso interviste o colloqui. 
Dai dati preliminari raccolti con PICCA, è emersa la necessità di dare consapevolezza alle aspettative del ricovero in TI, di quanto sia fondamentale prendersi cura della disabilità fisica e cognitiva a seguito della degenza e di come sia necessario rivedere i processi di cura al fine di garantire una migliore proporzionalità dei trattamenti.
Per questo progetto, di durata biennale, Forel ha elargito una somma dell’ammontare di € 60.000.

La sonda Swiss LithoClast Trilogy, generatore balistico con relativi accessori, del valore economico di € 41.000, è un nuovissimo e sofisticato sistema di frantumazione di calcoli che andrà ad arricchire la strumentazione in dotazione, ponendo l'Unità Operativa Complessa di Urologia sempre più all'avanguardia nella terapia della calcolosi. L’importante ed efficiente strumento permetterà, grazie alla tecnologia combinata ultrasonica e balistica, una rapida ed efficace frammentazione dei calcoli dell'apparato urinario (renali, ureterali e vescicali). Grazie all'ampio lume della sonda, consente la rimozione di frammenti di calcoli di grandi dimensioni; inoltre, il sistema di aspirazione integrato permette una veloce evacuazione dei frammenti.

Ultimo aggiornamento: 18/04/2024