(n. 151/2023) Il 30 settembre sarà l’ultimo giorno di servizio per il dr Fabio Causin, che dal 1° ottobre lascerà la guida dell’unità operativa complessa di Pronto soccorso dell’Ospedale di Oderzo.
Il dr Causin, specialista in Medicina Interna, ha iniziato il suo percorso professionale all’Ospedale Ca’ Foncello, nel giugno 1995, dopo aver lavorato nei reparti di Medicina Interna all’Ulss 16 Veneziana, inizialmente nel reparto di malattie infettive e, successivamente, come medico di medicina d’urgenza e pronto soccorso.
Il dr Causin è stato responsabile, dal giugno 2006 al maggio 2012 dell’unità operativa semplice “Terapia semi-intensiva a degenza di alta intensità” afferente al Pronto soccorso e medicina d’urgenza del nosocomio trevigiano. Dal settembre 2010 al gennaio 2011 ha ricoperto l’incarico di sostituto del Direttore UOC Pronto Soccorso e medicina d'urgenza di Treviso per poi passare a svolgere lo stesso ruolo nel Pronto soccorso di Oderzo nel febbraio del 2011, fino al giugno 2012. Dal 1° luglio 2012 ha assunto la direzione dell’UOC di Accettazione e pronto soccorso dell’Ospedale opitergino.
In ambito nazionale è stato componente, nel biennio 2016-2018, del Consiglio Direttivo della Società Italiana della medicina di emergenza-urgenza (SIMEU) ricoprendo anche il ruolo di docente e direttore di corsi di “Ventilazione non-invasiva”. Dal 2009 organizza a Treviso corsi annuali su tale metodica che hanno formato più di 350 medici di emergenza/urgenza provenienti dal Triveneto e da altre regioni d’Italia.
Ha organizzato, inoltre, in qualità di Direttore della Faculty Simeu “Sepsi e Shock settico” corsi di formazione per medici e infermieri ed è stato promotore e organizzatore della Consensus Conference sulla diagnosi e trattamento della sepsi.
“Ringrazio il dr Fabio Causin per il suo operato svolto, in questi anni, con dedizione e competenza ma anche con eccezionale spirito di abnegazione e di squadra, in un ambito delicato, impegnativo e strategico come il Pronto soccorso”, il commento del direttore generale, Francesco Benazzi.