L’Assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin ha inaugurato oggi all’Ospedale di Treviso un nuovo sistema mammografico di ultima generazione in dotazione alla Unità operativa semplice di Radiologia Senologica. L’azienda Ulss 2 Marca trevigiana lo ha acquisito, nell’ambito della realizzazione degli investimenti di cui alla Missione 6 Salute e in realizzazione del “Piano Regionale in attuazione del PNRR – Missione 6 Componenti 1 e 2”.
Con la Lanzarin erano presenti, tra gli altri, la Presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale Sonia Brescacin, il Vicesindaco di Treviso Alessandro Manera e il DG dell’Ulss Marca Trevigiana Francesco Benazzi.
Il nuovo mammografo Senographe Pristina 3D, è un sistema dotato di tutte le più avanzate caratteristiche per lo studio del seno, sia in ambito di screening che in ambito diagnostico ed è stato progettato con l’obiettivo di garantire alle pazienti il massimo comfort durante l'intero percorso di cura, dalla fase di screening e di diagnosi a quella di pianificazione del trattamento fino al monitoraggio costante.
“La sanità veneta – ha detto l’Assessore – continua a investire senza sosta in strutture, dotazioni tecnologiche e capitale umano. Donne e uomini della sanità veneta stanno dando molto di più dei loro doveri contrattuali e hanno affrontato con dedizione totale la tempesta perfetta causata dal Covid, dalla necessaria sospensione di tanti servizi, dall’inevitabile allungamento delle liste d’attesa. Eppure stiamo registrando addirittura una crescita della produzione delle Aziende Sanitarie. Questi professionisti, a ogni livello – ha concluso – stanno facendo sì che il sistema cresca nonostante le tante difficoltà e a loro va la nostra gratitudine”.
“Un sistema che cresce particolarmente in questa Ulss – ha aggiunto la Lanzarin – con la Cittadella Sanitaria, il Polo Universitario, il Centro Trapianti Allogenico. Oggi si aggiunge questo mammografo ultramoderno, che si inserisce in una rete strategica che parte dalla prevenzione, passa per la diagnosi, prosegue con le cure grazie alle Breast Unit, che in Veneto prendono in carico la donna lungo tutto il percorso, dalla diagnosi all’auspicata guarigione. Prevenzione, diagnosi, cura e follow up sono l’arma più efficace per combattere il tumore al seno. Con questa macchina – ha concluso – sarà possibile sottoporre la paziente a un tempo minimo di disagio, pochi secondi, e anche eseguire le biopsie in metà tempo, circa 15 minuti, rispetto a prima. Siamo davvero al top”.
Il dispositivo consente di passare dall’acquisizione di immagini in 2D alla modalità 3D senza aumentare la dose di radiazioni, garantendo alla paziente la medesima dose di esposizione dell'esame mammografico 2D standard ovvero la più bassa tra tutti i sistemi approvati dalla FDA. Ciò permette di individuare anche la più piccola lesione o la più piccola calcificazione senza “effetti collaterali” dovuti a una maggiore dose radiante, consentendo di ricostruire i piani dei volumi fino a 0,5 millimetri garantendo la massima risoluzione spaziale.
L’utilizzo della tecnologia a tomosintesi per una mammografia a raggi X tridimensionale (3D), presenta ulteriori diversi vantaggi, tra cui:
Fonte: AVN