(n. 168/2025) Ulss 2 premiata con il massimo dei voti, 3 Bollini Rosa, per tutti e sei i propri ospedali, da Fondazione Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere) per il biennio 2026-2027: si conferma così tra le Aziende Sanitarie che riservano un’attenzione particolare ai servizi dedicati alla prevenzione, alla diagnosi e alla cura delle principali patologie femminili.I Bollini Rosa sono il riconoscimento che Fondazione Onda, da sempre impegnata sul fronte della promozione della medicina di genere, attribuisce dal 2007 agli ospedali attenti alla salute femminile. La cerimonia di attribuzione dei Bollini si è svolta presso il Ministero della Salute.L’Ulss 2 ha ottenuto il massimo riconoscimento per gli ospedali di Treviso, Oderzo, Conegliano, Vittorio Veneto, Castelfranco Veneto e Montebelluna.
“Essere riconosciuti nel circuito dei bollini rosa – il commento del direttore generale, Francesco Benazzi - rinnova il nostro impegno nella promozione di un approccio che riconosca, all’interno delle strutture ospedaliere, l’importanza di servizi e percorsi a misura di donna, in tutte le aree specialistiche, che si distinguano per la qualità e l’appropriatezza delle prestazioni erogate. Questo richiede anche un’offerta di prestazioni aggiuntive legate all’accoglienza in ospedale e alla presa in carico della paziente che spaziano dalla telemedicina, alla mediazione culturale fino ai servizi di assistenza sociale. Non va tralasciata poi la prevenzione delle principali patologie oncologiche d’interesse femminile con percorsi appositi di screening e diagnosi precoce. L’Ulss 2 ha aderito con successo a tutte le iniziative dedicate al Progetto Onda, con lo scopo di avvicinare le pazienti alle cure tramite l’offerta di servizi informativi, avvicinando l’utenza alle cure più appropriate attraverso iniziative mirate, dedicate all’informazione e alla sensibilizzazione della popolazione femminile, organizzate in occasione di giornate dedicate a specifiche patologie e iniziative nazionali, sono stati coinvolti i professionisti dei vari Servizi, con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull'importanza della diagnosi precoce e favorire l’accesso alle cure”.
Sono stati 370 quest’anno gli ospedali italiani premiati con il “Bollino”: 145 insigniti con 3 Bollini, 183 con 2 e 42 con un Bollino. La valutazione delle strutture ospedaliere e l'assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da centinaia di domande suddivise in 18 aree specialistiche. Tra queste, la Pediatria, reinserita tra le specialità considerate proprio quest’anno e, per la prima volta in elenco, l’Oftalmologia e la Medicina del Dolore e Disciplina del Dolore.
Gli ospedali premiati con il “Bollino” acquisiscono un valore distintivo e differenziante nel panorama sanitario nazionale. Questi ospedali fanno parte di una rete virtuosa istituzionalmente riconosciuta, contraddistinta per l’impegno e l’attenzione alle esigenze di salute femminile e il supporto offerto alle donne nell’identificazione consapevole del luogo di cura più appropriato.
Tra i criteri di valutazione tenuti in considerazione, presenza di specialità cliniche femminili o trasversali uomo-donna che necessitano di un percorso dedicato al femminile, appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici in ottica multidisciplinare, offerta di servizi relativi all’accoglienza, alla degenza della donna a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale).
Gli Ospedali premiati con il Bollino Rosa vengono valutati alla luce dei percorsi inerenti sia alle specialità con maggior impatto epidemiologico nell’ambito della salute femminile, sia a quelle che trattano patologie che normalmente colpiscono entrambi i generi, ma con un approccio personalizzato. Vengono inoltre tenute in considerazione l’accoglienza e l’accompagnamento alle donne e i servizi offerti per la gestione dei casi di violenza verso le donne e gli operatori sanitari.Il Bollino Rosa è di fatto una certificazione di qualità delle strutture ospedaliere che non fotografa una realtà statica ma uno sforzo collettivo delle Direzioni ma soprattutto degli operatori sanitari di rimodulazione e riorganizzazione dell'offerta in un'ottica di genere per rispondere alle domande sempre più complesse e personalizzate delle persone utenti. Le strutture, che da subito hanno aderito, hanno lavorato per adeguarsi a richieste sempre più complesse da parte di Fondazione Onda ETS creando ed aumentando il numero dei PDTA multidisciplinari e multiprofessionali.