Questo ambulatorio è dedicato a tutte le donne con gruppo sanguigno Rh negativo. È possibile richiedere l’immunoprofilassi anti-D dalla 28a alla 32a settimana. Occorre presentare:
Per approfondimenti consulta l'Informativa modalità presa in carico in ambulatorio gravidanza medio e alto rischio
Ambulatorio gestito dal medico, vi afferiscono pazienti ad alto rischio sin da inizio della gravidanza su richiesta del medico specialista o curante inviando e-mail con documentazione clinica all'indirizzo gravidanzearischio.treviso@aulss2.veneto.it
Nella nostra Sala Parto è presente una vasca per il travaglio/parto in acqua. L’immersione in acqua viene offerta se le condizioni di mamma e bambino lo permettono, sulla base dei criteri di sicurezza individuati da uno specifico protocollo.
La vasca non può essere prenotata in anticipo, basterà riferire all’ostetrica all’inizio del travaglio il proprio desiderio di utilizzarla.
Non è necessario il costume.
Il travaglio e il parto in acqua si svolgono in una vasca ad una temperatura non superiore a 36°-37°C, che permetta alla donna di muoversi. La mamma può assumere diverse posizioni dentro la vasca, al fine di trovare la posizione più comoda, che le permetta la migliore gestione possibile del dolore del parto.
Durante l’immersione in acqua non è previsto il posizionamento del cateterino peridurale.
La modalità “dolce” applicata al taglio cesareo programmato permette al papà l’accesso in sala operatoria, così da poter stare vicino alla mamma e poter assistere, grazie ad un apposito telo dotato di finestra trasparente, alla nascita del proprio figlio. L’estrazione del neonato avviene lentamente, per permettere un adattamento più graduale e fisiologico alla vita extrauterina. Subito dopo la nascita e i controlli neonatologici il neonato viene posto sul petto della mamma fino all’uscita dalla sala operatoria.
Si eseguono interventi chirurgici ginecologici di giornata (Day Surgery), in Week Surgery, e in regime di ricovero ordinario e urgente con particolare attenzione all’assistenza e al trattamento delle pazienti con patologia oncologica.
Per fissare l'appuntamento per qualsiasi tipo di l'intervento contattare il Coordinatore Infermieristico recandosi in Reparto o telefonicamente.
Ogni futura mamma può scegliere di fare un gesto di grande valore donando il sangue cordonale e i tessuti placentari.
La donazione è sicura, indolore e non comporta alcun rischio né per la madre né per il neonato.
È un gesto di generosità che aiuterà a curare persone in difficoltà.
È il sangue del neonato che rimane nella placenta e nel cordone ombelicale dopo il taglio del cordone. Contiene preziose cellule staminali emopoietiche (CSE), cioè specializzate nella formazione degli elementi presenti nel sangue.
In Italia, ogni anno, mediamente 1700 malati hanno bisogno del trapianto di CSE per poter guarire. Quando non si trova in famiglia un donatore compatibile, bisogna cercarlo fra le donazioni di sangue cordonale e i donatori disponibili presso il Registro italiano donatori di midollo osseo.
Tutte le coppie in attesa di un figlio possono accedere al percorso di donazione, promosso anche dalle Ostetriche dei Consultori nei corsi di preparazione alla nascita. Circa un mese prima del parto è previsto un colloquio con l’ostetrica per accertare l’idoneità e per la sottoscrizione del consenso informato.
La raccolta del sangue cordonale avviene dopo il parto tra i 60 e 120 secondi senza alcun rischio per mamma e neonato
Per informazioni e appuntamenti contattare l’Associazione Donatori Cellule Staminali Emopoietiche (ADoCeS) presso il reparto di Medicina Trasfusionale dell’ospedale di Treviso, tel. 0422 405179.
“Bimbo dona, papà dona” è un progetto promosso dall’ADoCeS e patrocinato dalla Regione del Veneto. S’inserisce nel percorso di donazione del sangue cordonale che la coppia ha scelto e che il papà può valorizzare attraverso la sua iscrizione al Registro italiano donatori di midollo osseo.
La donazione avviene con un semplice prelievo di sangue da un braccio della durata di 3-4 ore. Solo nel 10% dei casi la donazione avviene con il prelievo del midollo osseo dalle ossa del bacino.
Il papà che desidera aderire al progetto può trovare tutte le informazioni necessarie nel sito dell’ADoCeS.
Nella sezione “Iscriviti” del sito è possibile pre-iscriversi alla piattaforma ADoCeS collegata al al Registro Donatori IBMDR.
ADoCeS organizza un webinar ogni ultimo martedì del mese alle ore 17.30 per parlare del progetto “Bimbo dona, papà dona”, della donazione di sangue cordonale e di cellule staminali emopoietiche.
Il link di collegamento al webinar è su Facebook @adocesfederazione.it sezione Eventi.
La Fondazione Banca dei Tessuti del Veneto ETS è la struttura sanitaria di riferimento della Regione Veneto che ha il compito di raccogliere, processare, conservare e distribuire i tessuti omologhi, certificandone la tracciabilità, l’idoneità e la sicurezza
La placenta è un organo che si forma durante la gravidanza ed è deputata a nutrire, proteggere e sostenere la crescita del feto. E’ ricoperta da una preziosa pellicola, la membrana amniotica, dotata di importanti proprietà rigenerative, antifiammatorie e analgesiche che facilitano la cicatrizzazione e la guarigione di diverse patologie.
La donazione della placenta per l’estrazione della membrana amniotica permette di migliorare le condizioni di vita in molti pazienti spesso vincolati a terapie lunghe e dolorose. La membrana amniotica potrà essere utilizzata in ambito chirurgico dermatologico per il trattamento di ustioni profonde, ulcere croniche, ferite difficili.Viene utilizzata anche in campo oculistico, in neurochirurgia, in chirurgia maxilo-facciale, in chirurgia generale e ortopedia.
La placenta può essere donata in caso di taglio cesareo programmato dopo la 36a settimana (nelle gravidanza gemellare già dalla 33a). Al momento della programmazione del taglio cesareo verrà proposto dall’ostetrica la raccolta della placenta e delle membrane. La placenta raccolta sterilmente durante il taglio cesareo verrà inviata successivamente alla Banca dei tessuti per la sua processazione. La raccolta non comporta alcun rischio per mamma e neonato.
È un vaso sanguigno che si trova all’interno del cordone ombelicale. Fa parte della circolazione fetale placentare e ha il ruolo di trasportare sangue ricco di ossigeno e nutrimenti al bambino.
Grazie alle sue peculiari caratteristiche è particolarmente utilizzata in chirurgia vascolare in caso di sostituzione di protesi infetta, rivascolarizzazione arti inferiore con salvataggio d’arto, bypass femoro-popliteo.
La vena ombelicale viene utilizzata grazie alla donazione della placenta raccolta durante il taglio cesareo, previo consenso da parte della mamma donatrice.
È la disciplina che si occupa dell’inquadramento e del trattamento delle disfunzioni pelvi-perineali femminili (prolasso genitale, incontinenza urinaria, dolore pelvico cronico, etc.).
Nel caso di sintomi localizzati nel basso tratto genitale (vescica-utero-retto), sottoporsi ad una visita uroginecologica permette di:
La valutazione uro-ginecologica comporta una visita obiettiva e l’esecuzione di semplici manovre. L’esame comprende l’osservazione dettagliata di tutte le aree del pavimento pelvico e viene eseguito in posizione supina, seduta, in piedi e in condizioni di riposo e sotto sforzo.
Per maggiori informazioni è possibile consultare l'opuscolo informativo dedicato alla consulenza uroginecologica.
Il giorno dell'intervento è ammessa una persona a fianco della paziente.
L’Unità Operativa di Ostetricia di Treviso è strutturata in servizi di competenza specialistica che godono di autonomia funzionale, impegnati nella tutela della salute della donna in gravidanza e del suo bambino.
La nostra attività è dedicata sia alla gestione della gravidanza fisiologica che all’inquadramento e risoluzione delle problematiche relative ai quadri di patologia materno-fetale attraverso un serie di ambulatori dedicati che consentono la presa in carico di tutte le mamme nel percorso per loro più idoneo. Il nostro lavoro si basa sulla condivisione di percorsi clinici costantemente aggiornati in base alle evidenze della letteratura scientifica ed adattati alla nostra particolare realtà assistenziale.
L’assistenza delle donne negli ambulatori per la gravidanza, nella degenza nel reparto di Ostetricia e durante il travaglio e il parto è garantita da un team di professionisti composto da ostetriche, medici, personale di supporto e infermiere del nido, che operano in equipe per garantire un’assistenza rispettosa focalizzata sulla centralità della triade mamma - papà - bambino.
Le future mamme, che desiderano partorire presso la nostra struttura, non devono eseguire nessuna procedura di pre-ricovero (ad eccezione dei tagli cesarei programmati). Possono recarsi direttamente presso la Sala Parto in caso di insorgenza di travaglio, perdite ematiche o di liquido amniotico, riduzione dei movimenti fetali attivi o per qualsiasi altra evenienza urgente, dove si provvederà alla presa in carico. Al termine della valutazione complessiva, il medico valuterà se rinviare la paziente a domicilio, trattenerla in regime di Osservazione Breve Intensiva o procedere al ricovero. Si ricorda di togliere anelli, collane, smalto, piercing ecc.
È consigliato non tenere con se durante la degenza oggetti di valore.
Il ricovero viene programmato in caso di:
L’assistenza al travaglio e parto è garantita da un team di professionisti presenti in modo continuativo nelle 24 ore composto da medici, ostetriche, personale di supporto e infermiere del nido.
Al momento dell’accettazione della mamma in travaglio, il medico ginecologo effettua la valutazione del rischio ostetrico in modo da garantire l’assistenza più adeguata e personalizzata.
È garantito il rapporto “one to one” tra ostetrica e paziente in modo che ogni donna sia assistita e sostenuta in modo continuativo dalla stessa ostetrica. Il compagno o la persona di fiducia potrà stare accanto alla partoriente durante tutta la durata del travaglio, fino al ritorno in reparto della paziente. Nostro obiettivo prioritario è di rispettare la fisiologia del travaglio, favorendo la scelta di posizioni libere da parte della donna, proponendo tecniche naturali di controllo del dolore e limitando gli interventi ostetrici a quelli davvero necessari a garantire la sicurezza di madre e neonato.
La nostra assistenza si basa sulla condivisione di protocolli clinico-assistenziali continuamente aggiornati in base alle evidenze scientifiche e alla analisi della nostra specifica realtà.
Al momento della nascita, il neonato viene posizionato sul seno materno, continuando il contatto pelle a pelle fino a due ore dal parto.
È garantita la presenza del compagno durante il travaglio parto e nelle due ore successive alla nascita del neonato.