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Centro di riferimento regionale per lo sport nei giovani con cardiopatia

La diagnosi di una patologia cardiovascolare, rappresenta un momento particolarmente delicato nella vita quotidiana di uno sportivo (sia che egli pratichi sport a livello agonistico che non agonistico). In questa popolazione l’elemento più traumatico di una diagnosi di questo tipo è rappresentato dalla conseguenza sua più visibile ed immediata: la non idoneità alla pratica dello sport amato.

Diventa quindi fondamentale, una volta comunicata e data una risposta ai quesiti che il paziente (e i suoi genitori, in caso di soggetti minorenni) solleveranno, essere in grado di proporre un’alternativa relativamente all’attività fisica/sportiva che diverrà per loro possibile praticare in sicurezza. 

Da questa esigenza, nasce il percorso “Il secondo tempo di Julian Ross”, attivo presso il nostro Centro da ormai più di un anno. Se la pratica di attività sportiva non controllata, infatti, può esporre al rischio di aritmie ventricolari maggiori, arresto cardiaco e morte improvvisa, sprofondare di colpo nella sedentarietà significa indurre, in prospettiva, altre minacce alla salute di questi ex sportivi (obesità, ipertensione arteriosa, diabete, malattia aterosclerotica, aumentato rischio di patologie tumorali, depressione…).

Tutti i pazienti che afferiscono al Centro di Riferimento Regionale di Treviso, dopo una diagnosi di cardiopatia, possono contare su un percorso di presa in carico ben strutturato e multidisciplinare: visita medica comprensiva di anamnesi personale e sportiva, esame obiettivo, esecuzione di accertamenti strumentali idonei a valutare e stratificazione il rischio cardiovascolare in modo individualizzato e definire un programma di allenamento in sicurezza personalizzato, supporto psicologico, counselling medico e sportivo circostanziato alla patologia della quale il soggetto è portatore, con l’obiettivo di poter riprendere un'attività fisica controllata e sicura in tempi rapidi.

Al termine del percorso, infatti, qualora non sussistessero controindicazioni assolute, si approderà quindi ad un programma di training comprensivo di attività e modalità di allenamento sport-specifiche che consentiranno al paziente-ex-atleta di riprendere l'attività sportiva, seppur non più a livello agonistico, nel modo più sicuro possibile consentito dal quadro clinico-strumentale con il quale si presenta la patologia della quale è portatore, da praticarsi nel rispetto delle indicazioni che verranno fornite mediante apposita lettera da parte del nostro Centro.

 

La ricerca scientifica

Lavori di ricerca a cui ha partecipato lo staff di Treviso:

  • “La prescrizione dell’esercizio fisico nella cronicità” - ricerca del Ministero della Salute
  • “Trapianto…e adesso sport” - studio nazionale coordinato dal Centro Nazionale Trapianti
  • “Il prolungamento dell’intervallo QT negli sportivi: segno di malattia o innocente propensione genetica come risposta al training - alla ricerca ministeriale finalizzata
  • “Terapia dell’esercizio degli ex atleti affetti da cardiomiopatie eredo-familiari” - ​​​​​​ studio Regionale osservazionale di cui il Dr. Sarto è coordinatore.

 

 

Le palestre della salute

L’Unità Complessa di Medicina dello Sport, “Centro hub” di Treviso coordina per la Direzione Prevenzione della Regione del Veneto l’attività correlata alle “Palestre della Salute” riconosciute in base all’articolo 21 della Legge regionale 8/2015 e alle successive modifiche.


Tra le altre attività, rappresenta l’Italia all’interno del progetto europeo EUPAP European physical activity on prescription model organizations.

 

Il Secondo tempo

È il progetto-pilota che apre un nuovo orizzonte in Italia: “Il secondo tempo di Julian Ross”, dedicato ai giovani pazienti affetti da patologie cardiovascolari gravi. Coinvolge le famiglie, assicura supporto psicologico e punta alla sicurezza nell’esercizio fisico-sportivo.

Il progetto è diventato anche un cortometraggio, presentato nell’ambito della Biennale del Cinema 2022 di Venezia, che racconta alcune esperienze paradigmatiche e nello stesso tempo dimostra come si possa “far battere il cuore con la testa”.

Ultimo aggiornamento: 04/03/2024