Terapia intensiva
Il reparto ha una dotazione di 4 letti di degenza attrezzati per il monitoraggio emodinamico completo, con sistemi di assistenza respiratoria meccanica in grado di assicurare varie forme di ventilazione e sistemi di pompe infusionali per somministrare in modo preciso farmaci e sostanze nutrizionali.
Il controllo costante e diretto dei pazienti è assicurato da personale medico e infermieristico 24 ore su 24.
Viene garantita l’attività diagnostica, terapeutica e assistenziale medico-infermieristica a pazienti critici con patologie medico-internistiche, chirurgiche e traumatiche (sottoposti ad interventi chirurgici e non) che richiedano il monitoraggio e/o il supporto delle funzioni vitali.
Accoglie pazienti provenienti dalle sale operatorie, dal Pronto Soccorso, dalle altre unità operative dell’ospedale di Oderzo, dal territorio e da altri ospedali.
L’ammissione alla Terapia Intensiva avviene con ricovero urgente.
Il personale della Terapia Intensiva garantisce un’assistenza basata sui più aggiornati protocolli di trattamento nazionali e internazionali e sull’approccio multidisciplinare, al fine di offrire la miglior cura per il paziente.
L’area di degenza è costituita da una stanza con due posti letto e due stanze singole per possibile isolamento.
Anestesia Clinica
Il Servizio di Anestesia svolge attività clinica peri-operatoria e assistenza anestesiologica a supporto delle esigenze chirurgiche del Settore Operatorio a cui afferiscono i reparti di Chirurgia Generale, Ginecologia-Ostetricia, Oculistica, Ortopedia-Traumatologia, Urologia.
La valutazione (visita anestesiologica) viene effettuata in previsione di un intervento chirurgico ed è un momento fondamentale per valutare il rischio anestesiologico (classe ASA), il rischio peri-operatorio e poter pianificare la migliore strategia anestesiologica prima, durante e dopo l’intervento. Qualora fossero necessari ulteriori accertamenti preoperatori, volti a rendere sicuro il percorso chirurgico del paziente, durante la visita sarà cura dei Professionisti farsi carico di provvedere alla prenotazione di eventuali visite e/o esami strumentali (es. visita cardiologica, esami radiologici).
Le tipologie di anestesia erogabili sono descritte durante la visita preoperatoria dal Medico, preventivamente spiegate e concordate con il paziente.
Le tecniche di anestesia sono le seguenti:
- Anestesia Generale: si effettua somministrando per via endovenosa e/o per via respiratoria dei farmaci in grado di abolire la coscienza e la percezione del dolore. L’anestesia infatti è uno stato di “incoscienza indotta e controllata”: il cervello si “addormenta”, i muscoli si rilassano e al risveglio non si avrà alcun ricordo dell’intervento. Durante l’anestesia il paziente è costantemente monitorato mediante strumenti che controllano la respirazione, la pressione sanguigna, il battito del cuore e lo stato di ossigenazione del sangue. Nella maggior parte delle anestesie generali sarà necessario, per assicurare la respirazione, il posizionamento di una sonda in trachea di cui il paziente non ricorderà nulla nel post-operatorio. Alla fine dell’intervento, una volta risvegliato e recuperata la forza muscolare, il paziente riprenderà a respirare autonomamente e la sonda tracheale verrà rimossa. Dopo l’intervento il paziente sarà sorvegliato e monitorato all’interno del Blocco Operatorio fino al momento in cui l’Anestesista valuterà che potrà tornare presso il reparto di provenienza oppure necessiterà di un monitoraggio intensivo presso la Terapia Intensiva
- Anestesia Loco-Regionale: le tecniche di anestesia loco-regionale permettono di anestetizzare una regione del corpo più o meno circoscritta, senza l’abolizione della coscienza. Durante l’intervento al paziente potranno essere somministrati dei farmaci ansiolitici/sedativi al fine di eliminare un eventuale discomfort.
Esistono differenti tecniche di anestesia loco-regionale così sintetizzabili:
- Anestesia Locale: utilizzata per piccoli interventi e può essere eseguita anche dal Chirurgo. Si effettua mediante infiltrazione con anestetico locale della zona su cui si deve intervenire. In oculistica viene effettuata anche instillando delle gocce di collirio anestetico direttamente sulla cornea (Anestesia Topica).
- Anestesia Subaracnoidea (o Spinale): è storicamente indicata negli interventi dal basso addome "in giù", anche se nel nostro Centro da alcuni anni si utilizza anche per interventi addominali "più alti" e in Laparoscopia, come alternativa all’Anestesia Generale.
È l’anestesia preferibile per il parto cesareo, consentendo alla partoriente di partecipare emotivamente alla nascita del bimbo. Questa tecnica di anestesia si realizza inserendo un ago sottilissimo tra le vertebre e iniettando una piccola dose di anestetico nel liquor. L’anestetico "bagna" il midollo spinale, provocando entro pochi minuti la perdita della sensibilità e una paralisi temporanea di una o entrambe le gambe, per un periodo di tempo che dipende dal tipo e dalla dose di farmaco impiegato.
In alcuni casi il paziente può avere ancora la sensazione di essere toccato (analogamente a quanto avviene dal dentista) e sentire delle trazioni o delle vibrazioni durante l’intervento, ma non prova dolore. L’uso di un sedativo elimina l’eventuale disagio. In pazienti con colonne vertebrali molto artrosiche, o in concomitanza di condizioni cliniche particolari (coagulopatie, infezioni della cute, ...) l’anestesia spinale potrebbe essere difficile, impossibile o controindicata. In tal caso si ricorrerà ad altre metodiche.
- Anestesia Epidurale (o Peridurale): questa tecnica prevede l’introduzione di un ago tra le vertebre per mezzo del quale viene iniettato l’anestetico subito al di fuori della membrana che avvolge il midollo spinale (la “dura madre”). L’effetto è simile a quello dell’anestesia spinale, con una latenza maggiore nell’effetto anestetico. Il vantaggio principale di questa tecnica consiste nella possibilità di posizionare, attraverso l’ago nello spazio peridurale, un tubicino di plastica molto sottile (cateterino) con il quale si possono somministrare farmaci per il controllo del dolore durante l’intervento ed anche nei giorni successivi. L’anestesia peridurale può essere utilizzata da sola oppure in associazione a sedazione o all’anestesia generale. Questa metodica è utilizzabile per interventi a livello addominale e toracico. Ha le stesse limitazioni già viste per l’anestesia spinale. È la tecnica in assoluto più utilizzata e sicura per la partoanalgesia.
- Blocchi Nervosi: consentono di anestetizzare una regione ben delimitata del corpo, bloccando i tronchi nervosi periferici. Sono tecniche particolarmente utilizzate nella chirurgia dell’arto superiore ed inferiore. Si realizzano iniettando l’anestetico locale vicino ai nervi che vengono localizzati con strumenti appositi e visualizzati con l’uso dell’ecografo, per rendere la procedura ancora più sicura. Queste tecniche sono molto utili per le strategie di controllo del dolore post-operatorio.