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In questa pagina scoprirai il percorso terapeutico denominato "Il secondo tempo di Julian Ross", un progetto dedicato ai giovani con patologie cardiovascolari gravi. L’obiettivo è offrire indicazioni personalizzate su come affrontare l’esercizio fisico e lo sport in sicurezza, garantendo un supporto clinico e psicologico completo. Questo programma è stato ideato dall'Unità Operativa Complessa di Medicina dello Sport, sfruttando l’esperienza maturata in oltre dieci anni di follow-up su giovani pazienti. Nel 2022, il progetto ha dato vita a un cortometraggio, presentato alla Biennale del Cinema di Venezia
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Basato su anni di esperienza, il progetto “Il secondo tempo di Julian Ross” nasce con l’obiettivo di dare ai giovani con patologie cardiovascolari gravi e alle loro famiglie un percorso personalizzato. Attraverso un programma di presa in carico clinica e psicologica, il percorso mira a sensibilizzare pazienti e familiari sui rischi della malattia diagnosticata e dell'attività sportiva competitiva.
Grazie all’ampia esperienza del team, sono stati ottenuti risultati positivi, con pazienti che, seguiti attentamente, hanno potuto continuare a praticare sport, pur consapevoli dei limiti necessari per la loro salute. Una percentuale significativa di pazienti, circa il 10%, proviene anche da altre Aziende sanitarie, dimostrando il valore e l'efficacia di questo percorso.
L’Unità Operativa Complessa di Medicina dello Sport vanta una lunga esperienza nel campo della diagnosi precoce e nella gestione delle patologie che possono portare a morte improvvisa, in particolare tra gli sportivi. Questa expertise, unita alla continua ricerca e agli studi clinici, ha permesso di sviluppare un approccio innovativo e all’avanguardia per la tutela della salute durante l’attività fisica.
Il progetto non si limita a un semplice follow-up medico, ma punta a una vera e propria presa in carico multidisciplinare, coinvolgendo cardiologi, psicologi, e altre figure sanitarie per offrire un sostegno completo ai giovani pazienti.
L’innovazione del percorso non si ferma alla clinica. Nel 2022, il progetto ha dato vita a un cortometraggio, presentato alla Biennale del Cinema di Venezia, che ha raccontato la storia di Luca, un giovane calciatore che, a causa di una patologia cardiaca, ha dovuto rinunciare alla carriera agonistica. Attraverso la guida del suo allenatore, Mister Fabio, Luca ha affrontato il difficile percorso di accettazione della sua nuova realtà, trovando un modo per tornare a sorridere.
Il cortometraggio è un potente racconto per immagini di “cuori speciali”, di esperienze vere e di impegno originale, che dimostra come si possa “far battere il cuore con la testa”.